Il 29 febbraio dà vita all’anno bisestile. Perché si aggiunge un giorno in più al calendario e quali sono le superstizioni legate a esso?
I proverbi sulla preoccupazione per gli anni bisestili sono assai popolari. Ma cosa significa “anno bisesto, anno funesto”? La superstizione deriva prevalentemente dal fatto che negli anni bisestili si aggiunge un giorno “speciale”, esterno al normale scorrere del tempo. È una credenza che ha origini molto antiche: molti calendari aggiungevano giorni, o persino mesi, per far coincidere lo scorrere del tempo con l’anno solare e in genere i giorni “in più” erano considerati magici. Per questa ragione, per capire le origini del “timore” degli anni bisestili è necessario partire dall’aggiunta di giorni e mesi al calendario.
Il calendario gregoriano, in uso oggi in quasi tutto il mondo, aggiunge un giorno al mese di febbraio negli anni bisestili. In pratica, dunque, un anno bisestile è un anno con un giorno in più, solitamente il 29 febbraio. L’idea di adeguare il calendario all’anno solare non è recente: già nel mondo antico si aggiungevano dei giorni. Nel calendario giuliano, un calendario solare introdotto nel 45 a.C. e in vigore in Europa fino al 1582, era bisestile un anno ogni quattro. Nell’antica Roma il giorno in più si aggiungeva dopo quello che oggi chiamiamo 24 febbraio e che all’epoca era il sextus dies ante Calendas Martias (sesto giorno prima delle calende di marzo). Di conseguenza, il giorno in più diventò bis sextus dies, cioè “seconda volta del giorno sesto”, da cui il nostro aggettivo bisestile.
I giorni e i mesi “in più”, aggiunti ai calendari, erano considerati un periodo particolare, una sorta di tempo fuori dal tempo, nel quale si verificavano fenomeni magici, sia positivi, sia negativi. Da questo trae origine la “paura” degli anni bisestili, attestata già al tempo dell’Impero Romano. Infatti si pensa che questa superstizione sia stata inventata dai Romani. A Roma, inoltre, il mese di febbraio era considerato sfortunato perché avevano luogo i Parentalia, una celebrazione dedicata ai morti che durava nove giorni (13-21 febbraio), nell’ultimo dei quali, conosciuto come Feralia, si portavano doni sulle tombe. Dalla società romana, il timore degli anni bisestili è passato all’Europa cristiana e ancora oggi è diffuso in molti Paesi. Non tutte le culture, però, hanno “paura” degli anni bisestili. In Cina, al contrario, sono considerati anni fortunati. In Irlanda è considerato propizio il giorno del 29 febbraio, nel quale le ragazze chiedono ai loro partner di sposarle.
SANTO DEL GIORNO – Oggi si commemora Sant’Augusto Chapdelaine. Sacerdote della Società per le Missioni Estere di Parigi e martire, fu arrestato dai soldati insieme a molti neofiti per avere per primo seminato la fede cristiana in Cina, poi fu colpito da trecento frustate. Costretto in una piccola gabbia, morì infine decapitato.
Augusto deriva dal latino Augustus che significa “consacrato”. Gli àuguri erano sacerdoti romani preposti all’interpretazione del volere divino, perciò tutto quello che veniva loro consacrato era degno di venerazione. Augusto non era quindi un nome vero e proprio, ma un titolo che venne imposto a tutti gli imperatori romani, il primo di questi fu Ottaviano (63 a.C.- 14 d.C.).
ACCADDE OGGI – 1712 – In Svezia il 29 febbraio è seguito dal 30 febbraio, allo scopo di abolire il calendario svedese e tornare al calendario giuliano; 1792 – Nasce Gioacchino Rossini: massimo genio della lirica di tutti i tempi, sarà conosciuto come il Cigno di Pesaro; 1848 – Viene promulgata la Costituzione Siciliana, firmata da Ferdinando II, re delle Due Sicilie; 1940 – L’attrice Hattie McDaniel diventa la prima persona di colore a vincere il Premio Oscar durante la cerimonia dei Premi Oscar 1940; 1940 – La Finlandia comincia i negoziati di pace della Guerra d’inverno; 2012 – Completata la torre più alta al mondo: visibile da qualsiasi punto della città, la Tokyo Sky Tree è uno dei luoghi simbolo della capitale nipponica.
PROVERBIO – Anno bisesto, anno funesto.
AFORISMA – Ci sono caratteri che per star bene devono far star male gli altri. (Alessandro Morandotti)
CONSIGLIO – Il modo migliore per combattere la superstizione è usare il potere della mente. Acquisire un atteggiamento critico nei confronti delle associazioni che stabiliamo e con cui operiamo è un buon fattore di protezione contro queste convinzioni.
Giornalista