Benvenuti nel Sannio: Apice vecchia (FOTO)

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Vicolo abbandonato di Apice Vecchia.
Foto di Franco Arminio

Benvenuti in questo vero e proprio paese fantasma, fermo al 21 agosto 1962 quando, dopo un violento sisma, per motivi di sicurezza l’Amministrazione Comunale decise di trasferire l’intera popolazione in un nuovo sito lasciando il vecchio borgo abbandonato a degrado e fatiscenza. Apice Vecchia è divenuto un borgo leggendario, il cui unico abitato è composto dal silenzio e dai ricordi del passato, tra vetri lesionati, mura diroccate e le memorie di un boato lontano che ha afflitto la comunità. Apice Vecchia cessò di esistere all’improvviso, il tempo di un lungo e intenso boato, quando si spensero tutte le voci e il vivo pullulare del paesino: visitarla e sbirciare fra i vetri delle finestre, e vedere che tutto è rimasto ibernato, è un’esperienza affascinante in cui un occhio attento si può soffermare sui dettagli che sono lì, immobili, ad aspettare proprio di essere guardati.

Il napoletano Antonio Mocciola ricorda Apice Vecchia tra Le belle addormentate, nel libro in cui racconta di circa ottanta paesi fantasmi disseminati in tutta Italia. Da qualcuno fu definita la “Pompei incompiuta del ‘900”, anch’essa come la città vesuviana fermata da un terribile evento naturale. In questo caso un terremoto che, in una sera del 1962, con due violente scosse provocò diciassette morti fra Sannio e Irpinia, seminando il panico tra i seimila abitanti, dopo il precedente sisma del 1930. Grazie a progetti di finanziamento privati, dopo tanti anni è stato possibile recuperare almeno il castello normanno riaperto al pubblico nel dicembre 2016.

Sembra quasi la storia di un film ma non lo è. Eppure… conoscete la pellicola cinematografica di Pippo Mezzapesa, con Sergio Rubini e Sonya Mellah, Il bene mio, ambientato nel paese fantasma Provvidenza, abbandonato a se stesso da dieci anni dopo un terremoto? Il film riecheggia le voci e le storie di tutti i paesi fantasma che si trovano in Italia e sono certa che gli apicesi abbiano rivissuto, in quelle scene, un po’ del loro passato e della loro vita. Forse però non tutti sanno che le riprese sono state girate, oltre che in incantati luoghi della Puglia, tra Gravina e Poggiorsini, anche in Campania, in particolare proprio qui, nel borgo sannita di Apice Vecchia.