A Benevento la chiamano spesso A’ Tiana, ma il Sannio la conosce maggiormente come padellaccia, ricetta tradizionale del territorio legata agli antichi rituali dell’uccisione del maiale. E infatti, carne suina e peperoni sono gli ingredienti principali di questo succulento piatto, che già in antichità veniva preparato nei giorni in cui i contadini si riunivano in famiglia per la lavorazione del maiale, quando questo veniva allevato in casa.
Un classico senza tempo, legato alla ruralità e agli antichi rituali sanniti, che ha il sapore della festa, della convivialità, della cooperazione tra famiglia e amici. La festa del maiale, che solitamente si svolgeva, e tutt’ora si svolge, nel periodo freddo di fine dicembre e gennaio, in passato era considerato l’inizio di una nuova prosperità nelle modeste case contadine, in cui l’abbondanza era cosa rara, e il sostentamento era perlopiù caratterizzato da cibi poveri ma genuini. Il maiale era la garanzia di avere carne per tutto l’inverno. Le dispense, infatti, venivano riempite di preparati a base suina, in particolare di insaccati, prosciutti appesi in bella vista, salsicce, coppa, bistecche, e carne per la preparazione di svariati primi e secondi piatti. Ogni tipologia di alimento veniva conservato in modo diverso, in base alla finale destinazione d’uso, e sicuramente anche oggi è così. Come si dice? Del maiale non si butta via mai nulla e la padellaccia è la ricetta tipica che testimonia questo modus dicendi.
INGREDIENTI: 500 g di carne di maiale mista (coppa, pancetta, spalla e guanciale), 100 g di peperoni tondi sott’aceto (le cosiddette papacelle), 200/300 g di patate, olio extravergine di oliva o olio da frittura q.b., sale q.b., peperoncino q.b. PROCEDIMENTO: Tagliare la carne di maiale a pezzettoni (circa 3 cm di spessore), pelare e tagliare le patate. Lavare bene i peperoni in modo che scarichino in parte il sapore dell’aceto e tagliarli a pezzi grossolani. In una padella con poco olio, friggere i peperoni sott’aceto, scolarli e tenerli da parte. Nello stesso olio, friggere la carne fino a cottura (circa 15 o 20 minuti) avendo cura di girare spesso. Nel frattempo, friggere le patate fino a che saranno croccanti e dorate, e scolarle su carta assorbente. Una volta cotta la carne, unire i peperoni e le patate, mescolare facendo rosolare ancora qualche minuto, aggiustare di sale e servire caldo. Per gli amanti del gusto piccante si può aggiungere un po’ di peperoncino.
Giornalista