Almanacco del 10 settembre

postato in: Almanacco del giorno | 0
Condividi articolo

A differenza dell’uva da vino, la cosiddetta uva da tavola è coltivata principalmente come uva da mangiare o per la produzione di uva sultanina

Nell’antichità, i Greci e i Romani coltivavano varietà speciali di uva con acini particolarmente dolci e grandi, che, insieme ai fichi, erano il frutto più popolare e importante non solo per i ricchi, ma anche per la gente comune. Queste venivano utilizzate non solo per mangiare, ma anche come dolcificante per cibi e bevande, data la mancanza di zucchero.
La Transcaucasia e l’Asia centrale sono considerate la patria originaria. È qui che si sono sviluppate le specie antenate dell’attuale uva da tavola.
L’uva da tavola ha criteri di qualità diversi dall’uva da vino. Si tratta di acini sciolti, di un bel colore, di bacche di dimensioni uniformi e succose con il minor numero possibile di semi o senza, di una buccia sottile ed elastica, di un peduncolo lungo, di una polpa soda e di una durata di conservazione per un trasporto più lungo. L’assenza di semi causa anche caratteristiche negative, che vengono evitate con la concimazione, l’irrigazione e le misure di regolazione della crescita. Le gibberelline, ormoni regolatori della crescita, sono utilizzate per produrre bacche grandi. È auspicabile una maturazione il più precoce possibile. Il contenuto di zuccheri deve essere di almeno 130 g/kg di bacche (55 °Oe o 11 °KMW).
Negli ultimi 150 anni sono state create in tutto il mondo molte nuove varietà con caratteristiche desiderabili. Un importante obiettivo di selezione è la resistenza ai funghi, le cosiddette varietà PIWI. Si tratta spesso di incroci ibridi di viti europee e americane. Le specie americane forniscono la resistenza desiderata a entrambi i tipi di muffa. La coltivazione è legata a un clima caldo, oppure vengono coltivate in serra e poi commercializzate tutto l’anno. La potatura invernale protegge dalle malattie e garantisce una resa abbondante. Essendo un frutto non climaterico, l’uva non matura dopo la vendemmia.

SANTO DEL GIORNOSan Nicola da Tolentino. A Tolentino, nelle Marche, San Nicola, sacerdote dell’Ordine degli Eremiti di Sant’Agostino, dedito a una severa astinenza e assiduo nella preghiera, fu severo con se stesso, ma clemente con gli altri, e spesso imponeva a sé le penitenze altrui.
San Nicola da Tolentino è il protettore degli oppressi, dell’infanzia e maternità e dei monaci agostiniani
Nicola deriva dal greco nikòlaos e significa “vincitore del popolo”.

ACCADDE OGGI 1823 – Simón Bolívar viene nominato presidente del Perù; 1827 – Muore Ugo Foscolo, uno dei massimi autori della letteratura italiana e principale esponente della corrente preromantica; 1898 – Elisabetta di Baviera, meglio conosciuta come la Principessa Sissi, viene assassinata a Ginevra dall’anarchico Luigi Lucheni; 1900 – Ribellione dei Boxer: 450 tra Bersaglieri e Fanti di Marina italiani conquistano il forte di Chan Hai Tuan, fino a quel momento inespugnato, dopo un assedio di 8 giorni; 1919 – L’Austria e le potenze alleate firmano il Trattato di Saint-Germain-en-Laye che riconosce l’indipendenza di Polonia, Ungheria, Cecoslovacchia e Regno di Jugoslavia; 1951 – Il Regno Unito inizia un boicottaggio economico dell’Iran; 1952 – In onda il primo TG italiano; 1960 – Bikila vince scalzo la maratona olimpica; 1974 – La Guinea-Bissau ottiene l’indipendenza dal Portogallo; 1994 – Il Settebello campione del mondo; 2000 – Alluvione di Soverato; 2002 – La Svizzera entra nelle Nazioni Unite; 2003 – Anna Lindh, il ministro degli esteri svedese, viene accoltellata a morte in un centro commerciale. Morirà il giorno dopo; 2008 – Accensione del Large Hadron Collider presso il CERN di Ginevra; 2011 – La MV Spice Islander I affonda davanti alle coste della Tanzania, provocando la morte di oltre 200 persone; 2022 – Carlo III viene proclamato formalmente re del Regno Unito.

PROVERBIO – Pioggia in Settembre poco acquista e nulla rende.

AFORISMA – C’è gente che pur di non perdere l’orgoglio è disposta a perdere le persone. (N. Brunettini)

CONSIGLIO – Se vuoi un gatto ma vuoi anche evitare la perdita di pelo, evita le razze Maine Coon, Persiani e Ragdoll che ne perdono molto, mentre Siberian, Bengal, Cornish Rex, Siamesi e Bombay di meno.









Print Friendly, PDF & Email