Aree interne e spopolamento, Futuridea in prima linea per ridurre il deficit demografico

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Comunicato Stampa

Pochi giorni fa Maria Beatrice Fucci, responsabile delle misure agevolative e dei programmi di orientamento di Futuridea ha partecipato a Matera, presso il Centro Carlo Levi di Palazzo Lanfranchi, al convegno “Da cose a persone: opportunità, strategie, cooperazioni nelle migrazioni”, organizzato dalla Filef nazionale e dalla Filef Basilicata, che ha visto la partecipazione di ricercatori, operatori sociali e tanti attori del mondo associativo, sindacale e politico.

I temi dell’iniziativa: quelli che se ne vanno e quelli che arrivano- immigrazione e nuova emigrazione; aree interne e periferiche: demografia, spopolamento, opportunità e strategie per lo sviluppo locale e per la coesione territoriale; la gestione e l’integrazione dell’immigrazione; le reti associative e culturali nazionali e internazionali a supporto dello sviluppo: buone pratiche e cooperazione tra attori istituzionali e sociali. “Nel corso del seminario – afferma Fucci – sono emerse tante indicazioni sul potenziale contributo che può venire dall’emigrazione e dall’immigrazione, se opportunamente governati, allo sviluppo locale dando la sensazione che certamente c’è tanto da fare per la valorizzazione dei flussi migratori come risorsa.

Ma i tempi sono maturi ormai, grazie al lavoro che da decenni fanno tante organizzazioni sociali, ed è proprio questo il tema centrale di un progetto della Filef, finanziato dal MAECI, che vede Futuridea impegnata nelle attività di ricerca, insieme al CEDOM dell’Università degli studi di Salerno, alla Fondazione Di Vittorio, alla Federazione Italia Emigrazione Immigrazione e alla Fondazione ECAP. Infine – conclude Maria Beatrice Fucci – ho evidenziato che c’è una ampia casistica di misure già da ora attivabili ed altre che non possono essere procrastinate nel tempo e che Futuridea, anche su questi temi, sarà sempre in prima linea per frenare l’esodo di giovani e per ridurre il deficit demografico soprattutto per quelle aree del paese che sono in declino o in grave crisi di spopolamento, come le aree interne e quelle del meridione in particolare”.