Oggi è la più grande delle basiliche papali, se non addirittura la più grande del mondo
Quando Michelangelo Buonarroti morì, lasciò incompiuta la Basilica di San Pietro in Vaticano e senza un progetto da seguire: ci volle oltre un secolo per portare a termine i lavori e con una solenne consacrazione, il 18 novembre 1626, ben 120 anni dopo l’inizio dei lavori, Papa Urbano VIII ne celebrò il rito di inaugurazione.
Oggi è la più grande delle basiliche papali, se non addirittura la più grande del mondo, simbolo culmine della religione cattolica e dello Stato del Vaticano. Ha una cupola di 42 metri di diametro e sul pavimento della navata centrale si vedono inserite delle stelle dorate nel marmo: esse indicano la lunghezza totale di parecchie grandi chiese sparse nel mondo. Nel 1989 il primato le fu apparentemente tolto dalla Basilica di Nostra Signora della Pace di Yamoussoukro, nella Costa d’Avorio, edificio ispirato proprio alle forme della basilica romana e definito la “basilica più grande del mondo”: in realtà il suo unico primato consiste nell’essere solo la basilica più alta del mondo, con i suoi 158 metri di altezza.
Michelangelo Buonarroti non stilò mai un suo progetto definitivo per l’edificio vaticano e così, alla sua morte, si tentò di ricostruire il disegno da lui concepito. Qualche decennio più tardi, Gian Lorenzo Bernini completò anche il famoso colonnato dell’antistante Piazza San Pietro, alto ben 196 metri.
Giornalista