È definito l’Angelo del rock
Jeff Buckley, con il suo canto graffiante, classico, apollineo, dionisiaco, è per antonomasia l’angelo del rock e in questa giornata avrebbe compiuto 58 anni. Figlio del cantautore Tim Buckley, nacque il 17 novembre 1966 e riscosse in vita un grande successo che, però, come altre volte è accaduto (Elvis Presley, Jim Morrison, Kurt Cobain) è aumentato di gran lunga dopo il suo decesso avvenuto per annegamento il 29 maggio 1997.
Assiduo ascoltatore dei Led Zeppelin e grande fan dei Kiss, cominciò a suonare la chitarra acustica sin da quando era un bambino e a tredici anni ricevette in dono la sua prima chitarra elettrica nera, l’imitazione di una Gibson Les Paul. Dal jazz al progressive rock, salì sull’Olimpo della musica con il solo album Grace, consumato dai due artisti Robert Plant e Jimmy Page in cui la graffiante e superba cover di Leonard Cohen Halleluja conquistò vasto pubblico di ogni angolo del pianeta.
Una sera di maggio del 1997, mentre si stava dirigendo a bordo di un furgone presso gli studi di registrazione, passando lungo le rive del Wolf River, un affluente del Mississippi, chiese all’autista di fermarsi per fare un bagno. Vi si immerse tenendo addosso vestiti e stivali, nuotando mentre canticchiava il ritornello di Whole Lotta Love dei Led Zeppelin. Nello stesso momento un battello stava transitando, creando un gorgo che probabilmente lo risucchiò.
Giornalista