In poco tempo, la scoperta avrebbe rivoluzionato il mondo scientifico, in particolare l’ambito medico
Il 5 gennaio 1895 la rivista Press di Vienna annunciò che il fisico tedesco Wilhelm Röntgen aveva scoperto casualmente l’esistenza dei raggi X dopo aver condotto degli esperimenti nell’Istituto di Fisica dell’Università di Würzburg. Una scoperta che in poco tempo avrebbe rivoluzionato il mondo scientifico, in particolare l’ambito medico, che valse a Röntgen il primo Premio Nobel per la Fisica del 1901.
Gli esperimenti di Röntgen erano volti a studiare il comportamento dei raggi catodici, ma finirono, in maniera del tutto casuale, a individuare un altro tipo di raggi. Effettuando degli esperimenti con un tubo a vuoto attraverso cui veniva fatto passare un fascio di elettroni, il fisico si rese conto che un pannello, cosparso di una particolare sostanza chimica e situato a pochi metri da lui, aveva iniziato a brillare fiocamente, anche lavorando in una stanza completamente buia e in questo modo scoprì, inconsapevolmente che, in determinate condizioni, gli elettroni emessi dai tubi con cui stava lavorando si trasformano in una radiazione elettromagnetica capace di penetrare gran parte dei materiali.
Dopo aver presentato la scoperta alla comunità scientifica, rinominò questa nuova tipologia di radiazione sconosciuta con il termine Raggi X, proprio perché la lettera X in ambito matematico veniva utilizzata per indicare le incognite.