L’idea del Festival nacque per incrementare il turismo nella “stagione morta” invernale nel rinomato e turistico comune ligure
“Signori e signore, benvenuti al Casinò di Sanremo per un’eccezionale serata organizzata dalla RAI, una serata della canzone con l’orchestra di Cinico Angelini. Premieremo, tra duecentoquaranta composizioni inviate da altrettanti autori italiani, la più bella canzone dell’anno”.
Così, alle 22 di lunedì 29 gennaio 1951, la radio diffuse la voce del presentatore Nunzio Filogamo che annunciava l’inizio della prima edizione del Festival della canzone italiana, nel Salone delle feste del Casinò di Sanremo. L’idea del Festival nacque per incrementare il turismo nella “stagione morta” invernale nel rinomato e turistico comune ligure.
Gli spettatori pagarono 500 lire per sedersi ai tavolini, ma erano lì seduti principalmente per consumare piuttosto che per ascoltare i cantanti. E infatti, i radioascoltatori, tra le voci in musica, distinguevano chiaramente il rumore di stoviglie.
Inizialmente, le serate erano tre e alla finale venivano ammesse dieci canzoni votate dalla giuria. In totale i brani erano venti e vennero interpretati solo da tre artisti: Nilla Pizzi, Achille Togliani e il Duo Fasano. La canzone vincitrice della prima edizione fu Grazie dei fiori, cantata dalla Pizzi.
Dal 1977, il Festival fu organizzato al Teatro Ariston di Sanremo, crescendo d’importanza negli anni, e macchiandosi di svariate critiche, positive e negative.