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Tutte le sue opere hanno in comune ottimismo e gioia di vivere: i soggetti, infatti, sdanzano, si divertono, ridono, godendo della vita
Oggi chi ama l’arte ricorda la nascita di uno dei più grandi pittori di sempre, Pierre-Auguste Renoir, avvenuta il 25 febbraio 1841 a Limoges, e morto il 3 dicembre 1919. Artista prolifico, ha eseguito oltre mille dipinti dallo stile, caldo e sensuale, che ha permesso alle sue opere di essere tra quelle più note e frequentemente riprodotte nella storia dell’arte, da cui scaturiscono gioia di vivere e felicità di godere della vita.
Già a quattordici anni, dimostrò interesse per l’arte, e per tale motivo fu indirizzato dal padre alla decorazione della porcellana, campo nel quale riuscì benissimo. Nel 1862 fu ammesso all’Ecole des Beaux-Arts, ove conobbe Alfred Sisley, Frédéric Bazille e Claude Monet, con i quali iniziò presto a recarsi a Fontainebleau per dipingere en plein air.
Tutte le sue opere avevano in comune ottimismo e gioia di vivere, perché la felicità non si misura in base alla ricchezza o al denaro ma in base alle piccole grandi cose come un pranzo in compagnia, o un ballo tra amici. I suoi soggetti danzano, si divertono, ridono, godendo della vita. Anche Renoir amava dipingere en plein air, metodo pittorico in voga soprattutto nell’Ottocento europeo, largamente utilizzato dagli impressionisti, che così riuscivano a cogliere la vera essenza delle cose, illuminate dalle sfumature della luce.