
Il profondo movimento di riforma politico, economico e sociale trovava le proprie basi nella Francia del XVIII secolo
Il 10 marzo 1946 le italiane andarono per la prima volta alle urne, solo se maggiorenni, ossia all’età di 21 anni. Inoltre, per la prima volta ebbero la possibilità di essere elette, se avevano compiuto almeno 25 anni. Si trattava, del risultato di un profondo movimento di riforma politico, economico e sociale che trovava le proprie basi nella Francia del XVIII secolo.
Le prime elezioni amministrative si svolsero in cinque turni, fino a 7 aprile 1946. Successivamente si andò alle urne per la designazione dei membri dell’Assemblea Costituente che scrisse la Costituzione ancora in vigore e per il Referendum istituzionale monarchia-repubblica che scelse la forma repubblicana dello Stato e mandò in esilio la corona italiana, il 2 giugno 1946.