Castelvenere, il Centro Studi “Aldo Moro”: “Eccessive le indennità di funzione per i dirigenti”

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La Befana del Sindaco Scetta arriva in Comune: 11mila euro lordi all’anno, oltre alla tredicesima mensilità, e al regolare stipendio, verranno corrisposti a ogni dirigente comunale come indennità di funzione a partire dal 1 gennaio di quest’anno.

No, non si tratta di uno scherzo di Carnevale. E’ quanto ha decretato il Sindaco di Castelvenere Mario Scetta con i suoi provvedimenti a inizio di quest’anno e prima dell’Epifania.

Senza entrare nel merito delle scelte, una domanda sorge spontanea: perché attribuire il massimo delle indennità di funzioni ai dirigenti comunali, ciascuno dei quali ha mediamente alle sue dipendenze un solo dipendente?

E, ancora: perché assegnare il massimo delle indennità previste e non applicare il minimo destinando la differenza delle competenze a fondi, come quello del sociale?

Certo, per una macchina comunale efficiente, nessun cittadino avrebbe da ridire.

Ma – ascoltando la cittadinanza – in paese ci sono grossi mal di pancia.

D’altronde, il nostro Centro Studi, che pure aveva deciso nell’ultima tornata per le amministrative di astenersi dalla campagna elettorale avendo soci e militanti schierati dall’una e dall’altra parte in campo nella competizione tra l’attuale sindaco Scetta ed il sindaco uscente Alessandro Di Santo, è stato assente.

Di qui allora la decisione dei soci fondatori del Centro Studi di scendere in campo, anche alla luce della scarsa opposizione presente in consiglio comunale.

E’ nostro intento ritornare ad essere una voce critica, semmai anche supplendo alla carenza di opposizione politica alla Giunta Scetta, per denunciare quanto pensa la stragrande maggioranza dei cittadini di Castelvenere sull’operato dell’attuale governo del paese.

Ed è per questo che diciamo ai nostri concittadini: “Scusate il ritardo …”.

La Befana del Sindaco Scetta arriva in Comune: 11mila euro lordi all’anno, oltre alla tredicesima mensilità, e al regolare stipendio, verranno corrisposti a ogni dirigente comunale come indennità di funzione a partire dal 1 gennaio di quest’anno.

No, non si tratta di uno scherzo di Carnevale. E’ quanto ha decretato il Sindaco di Castelvenere Mario Scetta con i suoi provvedimenti a inizio di quest’anno e prima dell’Epifania.

Senza entrare nel merito delle scelte, una domanda sorge spontanea: perché attribuire il massimo delle indennità di funzioni ai dirigenti comunali, ciascuno dei quali ha mediamente alle sue dipendenze un solo dipendente?

E, ancora: perché assegnare il massimo delle indennità previste e non applicare il minimo destinando la differenza delle competenze a fondi, come quello del sociale? Certo, per una macchina comunale efficiente, nessun cittadino avrebbe da ridire.

Ma – ascoltando la cittadinanza – in paese ci sono grossi mal di pancia.

D’altronde, il nostro Centro Studi, che pure aveva deciso nell’ultima tornata per le amministrative di astenersi dalla campagna elettorale avendo soci e militanti schierati dall’una e dall’altra parte in campo nella competizione tra l’attuale sindaco Scetta ed il sindaco uscente Alessandro Di Santo, è stato assente.

Di qui allora la decisione dei soci fondatori del Centro Studi di scendere in campo, anche alla luce della scarsa opposizione presente in consiglio comunale.

E’ nostro intento ritornare ad essere una voce critica, semmai anche supplendo alla carenza di opposizione politica alla Giunta Scetta, per denunciare quanto pensa la stragrande maggioranza dei cittadini di Castelvenere sull’operato dell’attuale governo del paese.

Ed è per questo che diciamo ai nostri concittadini: “Scusate il ritardo …”.

Mimmo Ragozzino (portavoce Centro Studi Aldo Moro)

Mimmo Ragozzino (portavoce Centro Studi Aldo Moro)