Lo comunica il Presidente della Provincia di Benevento, Antonio Di Maria.
Sannio Europa, Società partecipata dell’Ente, in occasione del bicentenario della composizione del celeberrimo idillio “l’Infinito” del poeta di Recanati, ha promosso per la direzione artistica di Debora Capitanio, presso la Sezione Egizia del Museo Arcos di Benevento, sabato 8 giugno 2019 con inizio alle ore 20.30, una serata speciale con il titolo “La sera del dì di festa” con Musiche originali di Isabella Maffei, e l’Ensemble “Emisfero sonoro”.
Le composizioni del Concerto, che si ispirano alle più importanti poesie di Giacomo Leopardi, seguendone quasi fedelmente il percorso cronologico della produzione poetica, saranno accompagnate da canto, lettura e video.
Ad esibirsi saranno: per l’Ensemble, Ninfa De Masi, soprano; Carmine Ciotta, flauto; Antonio Arietano, clarinetto; Stefania Lubrano, violino; Francesca Bandiera, pianoforte. I video saranno curati da Donatella Iacobelli, la Voce recitante è quella di Gabriella Grasso.
La Serata voluta da Sannio Europa in onore di Leopardi nasce evidentemente in sintonia con le numerose iniziative di celebrazione della nascita dell’Infinito, il cui testo originale è conservato nella Biblioteca Nazionale di Napoli: del resto, com’è noto, il Comitato Nazionale per il Bicentenario dell’Infinito nasce con parere favorevole delle Commissioni Cultura di Camera e Senato.
Sannio Europa, che si occupa della valorizzazione della rete museale della Provincia, conferma anche per questo serata il format della Stagione musicale nella Sezione egizia del Museo Arcos: nel corso della serata saranno offerti al pubblico, grazie alla cooperazione dell’Istituto Alberghiero “Le Streghe” di Benevento”, prodotti tipici del Sannio. Questa volta la produzione di eccellenza sarà quella del Caseificio-Macelleria Bilotta Carmina di Reino, mentre i vini sono supervisionati del Consorzio Sannio Tutela Vini.
I biglietti al prezzo singolo di 10,00 Euro possono essere acquistati in prevendita presso lo stesso Museo Arcos.
Isabella Maffei, compositrice nata a Benevento, diplomata in Pianoforte presso il Conservatorio di Foggia, diplomata in Musica Corale e Direzione di Coro e in Composizione col massimo dei voti presso il Conservatorio di Avellino, lavora a progetti di Composizione nelle province di Napoli, Salerno, Avellino, Benevento. Ha partecipato nel Sannio come compositrice alle prime rassegne concertistiche dell’Associazione Caudium; quindi a progetti regionali come la “Passio Cristi”, “Napoli la Piedigrotta”, progetti di musica contemporanea come “Eclettica 2012”, “Festival Strauss 2014”, “Organized sound” e altri.
Autrice di un repertorio aperto a generi e a stili diversi, Maffei ha pubblicato opere liturgiche come i Requiem , le Messe solenni, gli Inni, un Oratorio per soli, coro e orchestra, eseguito a Napoli nella Basilica di S. Francesco Di Paola nel 2016, opere di carattere culturale per organici diversi come “Elegia di Madonna Fiammetta” su testo di Boccaccio per Soprano, fisarmonica, viola, marimba e percussioni, “Narciso e Eco”, azione scenica per Flauto, violino, violoncello, pianoforte, Voce recitante e corpo di ballo, su testo di Rossellina Passariello, e altre opere composte utilizzando criteri di scrittura contemporanea, come Sirene, composizione per violini, flauti, clarinetti, fagotti, corni, pianoforte, marimba, percussioni, orchestra d’archi,” Printems” per quattro sassofoni,” Kronos”, Composizione per flauti, oboi, fagotti, e orchestra d’archi. Il suo penultimo lavoro “Ngiola” è un’opera in due atti per soli, coro e orchestra a sfondo popolare su testo di Donatella Iacobelli e l’ultimo ancora in itinere è un musical su P. Pio per soli, coro e orchestra scritta su testo del Maetro Mimmo Sapio, docente di letteratura poetica e drammatica presso il Conservatorio di Napoli.
Di formazione e di sensibilità classica, ma con la curiosità di sperimentare nel linguaggio contemporaneo Isabella Maffei, non è legata ad una corrente o ad una scuola di pensiero che la moda o che il momento suggerisce di seguire, ma preferisce sentirsi libera di usare qualsiasi materiale per le sue composizioni, anche e soprattutto quello della tradizione. Maffei infatti ama raccogliere e recuperare le radici, i valori del passato che il mondo globalizzato va sminuendo e perdendo. La sua opera rappresenta quindi un appassionata difesa della nostra identità culturale, della nostra tradizione da comunicare e tramandare alle future generazioni. In questo modo ella tenta anche di recuperare un legame tra compositore classico e pubblico che oggi va confinandosi in ristretti circuiti dal quale è escluso il grande pubblico. Del resto Maffei è certa che la comunicativa di un compositore non è tanto data dalla scelta del materiale quanto dal modo e dalla sensibilità con cui esso viene usato.