“Storie di Falanghina è
la bellissima iniziativa che ieri si è tenuta a Sant’Agata de’ Goti e
mi ha permesso di incrociare storie e prodotti di tanti imprenditori che
rendono grande il comparto vitivinicolo sannita che è principe in Regione Campania e nel Sud. A partire dalla famiglia di Leonardo Mustilli che è antonomasticamente identificato come il papà della falanghina”. Così il Consigliere regionale e delegato del presidente De Luca per “Sannio Falanghina. Città Europea del Vino 2019”, on.le Erasmo Mortaruolo.
“Il riconoscimento di Sannio Falanghina 2019. Città Europea del Vino – prosegue Mortaruolo
– è un’opportunità alla quale ho fortemente creduto insieme al
presidente Vincenzo De Luca in particolare per supportare i nostri
giovani con le misure del PSR e con una progettualità specifica rivolta
ai Comuni del Vino nell’ambito del Programma Operativo Complementare. Ma
per farlo ci siamo posti una domanda: cosa cerca il mercato? C’è
un’indagine della Commissione Agricoltura dell’Unione Europea che dice
come i ragazzi tra i 18 e i 28 anni tra le cose che reputano di minore
importanza nell’acquisto e nel consumo di vino sia la provenienza
badando molto di più al processo di vinificazione e probabilmente a un
gusto che possa essere omologato a quelle che sono le tendenze. Insomma
quanto più è sostenibile il prodotto, tanto più il consumatore è
disposto a spendere: ce lo dice il mercato!”.
L’annuncio di Mortaruolo: “Quest’anno la vera sfida la dovremo vincere sul piano della formazione. Parlare di Academy del Vino per
me significa immaginare di abbracciare all’interno di quel terzo di
PIL, rappresentato dall’agricoltura, anche professioni che fino ad oggi
abbiamo pensato che non potessero essere collegate al vino. Così potremo
dare una speranza a tanti giovani di rimanere nelle nostre terre con un
benchmark tra le professioni e il mondo agricolo.
All’Università del Sannio avvieremo tra qualche mese il master in enologia, in comunicazione, in cultura del vino e valorizzazione della Falanghina che sarà presieduto dal prof. Riccardo Cotarella.
Un corso che diventa strategico perché permetterà l’impiego dell’80%
dei corsisti come giornalisti che parlano di vino, avvocati che si
occupano di internazionalizzazione, laureati in economia e commercio
che hanno competenze e capacità diverse di introdurre i nostri prodotti
sul mercato.
Ritengo quindi che da un lato la sfida importante che la pubblica
amministrazione debba abbracciare nel nostro territorio sia quella della
professionalizzazione; dall’altro quella della formazione utilizzando Sannio Falanghina. Città Europea del Vino 2019 come
straordinaria opportunità perchè un anno passa, il territorio resta e
le risorse stanziate devono essere viste con un investimento per il
presente e per il futuro”.