Don Alfonso Calvano: Sensibilizziamo la comunità valorizzando la bellezza della convivialità delle differenze, per evitare lo sfruttamento minorile sia sessuale che lavorativo
“Non
si tratta solo di Migranti”. Questo è il titolo dato da Papa Francesco
in occasione della 105° Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato.
Il tema scelto dalla Diocesi di Cerreto Sannita-Telese-Sant’Agata dè
Goti è ‘Tratta: sfruttamento di schiavi sensibili’; la celebrazione
diocesana di questa Giornata mondiale del Migrante e del Rifugiato si
terrà ad Amorosi, presso il centro Pastorale ‘Gesù Maestro’ sabato 28
settembre dalle ore 15,30. Il programma della giornata prevede alle ore
15,30 un momento di accoglienza e a seguire i saluti. Poi si parlerà de
‘Il lavoro con le vittime di tratta’ a cura della dottoressa Carmen
Festa della Cooperativa E.V.A. Seguirà ‘Immigrati e
Caporalato’ a cura di Davide Rado dell’Associazione On the Road del
Basso Molise. Alle ore 17,15 ci saranno le conclusioni della giornata
affidate a sua eccellenza monsignor Domenico Battaglia , Vescovo
Diocesano. Ad intervenire su questo importante appuntamento è don
Alfonso Calvano Dell’ Ufficio Diocesano Migrantes. “Da
quest’anno – afferma don Alfonso – la Giornata Mondiale del Migrante e
del Rifugiato ricorre nell’ultima domenica di settembre,
“Non si tratta solo di migranti”: questo è il tema scelto da papa
Francesco, per questa Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato. I
migranti, e specialmente quelli più vulnerabili, ci aiutano a leggere i
“segni dei tempi”: “attraverso di loro il Signore ci chiama a una
conversione, a liberarci dagli esclusivismi, dall’indifferenza e dalla
cultura dello scarto. Attraverso di loro –
continua don Calvano – il Signore ci invita a riappropriarci della
nostra vita cristiana nella sua interezza e a contribuire, ciascuno
secondo la propria vocazione, alla costruzione di un mondo sempre più
rispondente al progetto di Dio”, scrive il pontefice nel messaggio per
questa giornata. Richiama in maniera molto
esplicita che questo tema non si limita alla sfera del fenomeno
migratorio ma riguarda profondamente e direttamente la nostra persona,
la nostra fede, la nostra vita. Il messaggio del Papa ci invita ad
intraprendere un cammino di riscoperta e di conversione che ci consenta
di recuperare alcune dimensioni fondamentali della nostra umanità e
religiosità.‘Ogni essere umano è immagine di Dio;
Il futuro è nelle nostre mani: l’altro, il povero, il rifugiato non è
solo un problema, ma un essere umano, da accogliere per costruire una
società mondiale più giusta. Le migrazioni non sono la fine del mondo,
ma l’inizio di un mondo nuovo. I quattro verbi – accogliere, proteggere,
promuovere, integrare – non valgono solo per i migranti ma sono la
missione della Chiesa, verso tutti i nostri fratelli e sorelle che
vivono nelle periferie esistenziali di ogni città e paese. Costruendo la
città dell’uomo con un impegno integrale per ognuno e per tutti,
realizziamo la città di Dio, luogo di incontro e di convivialità
dell’umanità intera’. A livello Diocesano, – spiega don Alfonso –
presso il Centro Pastorale Gesù Maestro di Amorosi, vivremo come
comunità Diocesana la riflessione sul tema “La Tratta: Sfruttamento di
Schiavi Invisibili “, iniziativa che abbiamo riproposto già lo scorso
anno nella giornata della Festa dei Popoli, e vogliamo riproporla di
nuovo quest’anno e negli anni futuri, per sensibilizzare tutta la
comunità e valorizzare il contributo e la bellezza della convivialità
delle differenze, per evitare lo sfruttamento minorile sia sessuale che
lavorativo. Pertanto – conclude don Alfonso Calvano – invito tutti a
partecipare sabato ad Amorosi e sono convinto che saremo in tanti”.