Accadde oggi: 1 agosto 30 a.C., la conquista di Alessandria d’Egitto e la morte di Marco Antonio

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Il 1 agosto 30 a.C. Ottaviano invase l’Egitto, entrando nella capitale Alessandria. Di conseguenza, non avendo via di scampo, Marco Antonio si suicidò, seguito pochi giorni dopo da Cleopatra. Fu quello il momento in cui l’Egitto divenne una Provincia Romana. In quel periodo, Alessandria, la capitale, contava 300 mila cittadini liberi, rendendo la città la più popolata al mondo, dopo Roma. In tal modo, l’Egitto era l’ultimo dei reami ellenistici, a essere soggiogato dal potere dei Romani, conoscendo per la prima volta il dominio politico.

Quello tra il condottiero romano Marco Antonio e Cleopatra, regina d’Egitto, fu un amore leggendario. Una vicenda travagliata che è entrata nel mito: si incontrarono tra sontuosi banchetti e furono travolti da un amore passionale e sconvolgente, basato su potere, gloria, lusso e lussuria. Giornate trascorse fra scherzi, giochi erotici, credendosi invincibili. Lui, un uomo di potere e successo; lei, astuta regina seduttrice e intrigante. La storia del suicidio del bell’Antonio ha dell’incredibile: appena giunto ad Alessandria, Ottaviano assediò la città che subito capitolò. Cleopatra si nascose nella sua tomba, mandando a dire al marito che si era suicidata. Marco Antonio si uccise subito, sapendo della morte della sua amata. Si dice a questo punto che, in seguito, saputo che Ottaviano aveva idea di portare la regina d’Egitto e i suoi figli a Roma, per mostrarli nel suo trionfo, Cleopatra riuscì a porre fine alla sua vita con del veleno. Fu l’ultima regina della dinastia Tolemaide e venne seppellita, con rito reale, al fianco del suo amato Marco Antonio.