Accadde oggi: 11 ottobre 1971, John Lennon pubblica “Imagine”

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Un capolavoro assoluto, senza fine e senza tempo: Imagine, la canzone per eccellenza portatrice di pace, di amore. Era l’11 ottobre 1971 quando fu pubblicata dall’artista in qualità di solista: “Immagina non ci siano nazioni [..] niente per cui uccidere e morire e nessuna religione. Immagina che tutti vivano la loro vita in pace”. Un brano dalle poche parole, poche ma toccanti, forti, coraggiose, poetiche e piene d’amore: un messaggio da estendere al mondo intero, ai popoli, a quella ricerca di fratellanza e amore che solo un sogno immaginato può dare. John Lennon pubblicò la canzone come singolo dopo l’uscita dell’omonimo album. Era il bel mezzo della Guerra in Vietnam, con il mondo diviso in due dalla logica della Guerra Fredda. Uno scenario di fronte al quale i giovani specialmente manifestarono in mille modi il loro desiderio di pace. Lennon si era appena trasferito a New York con l’ormai inseparabile compagna Yoko Ono, e col suo brano rispose pienamente a tale richiesta, invitando a guardare a un futuro possibile, pur se da una condizione di “sognatore”. Imagine divenne un inno universale di pace per le giovani generazioni di ogni tempo, senza luogo e senza età.

Prodotto da Phil Spector e pubblicato insieme all’altro singolo It’s so hard, il pezzo scalò tutte le classifiche, divenendo così la “canzone del secolo”. Un brano ripreso come cover da nomi altisonanti, illustri, tra i quali i Queen con la quale aprirono il loro concerto allo stadio di Wembley, il 9 dicembre 1980, il giorno dopo l’assassinio di Lennon. Una canzone che viene associata al pacifismo, ma che Lennon, per ideologia, avvicinò al Manifesto del partito comunista, dato che si auspica una società laica in cui non trionfino i valori del materialismo, dell’utilitarismo e dell’edonismo che viene auspicata nel testo. “Siamo tutti un solo mondo, un solo paese, un solo popolo”, il messaggio celato da Lennon in tale brano. La canzone fu composta al piano della sua camera da letto, e Yōko Ono era presente quando John scrisse la melodia, gli accordi e quasi tutte le parole del testo, arrivando quasi a completare il pezzo in una sola sessione di scrittura. A posteriori, Lennon disse che la canzone “doveva essere accreditata a Lennon/Ono”. Il video della canzone, tratto dall’omonimo film di John & Yōko, che vede Lennon seduto al pianoforte mentre esegue il brano in una stanza totalmente bianca, è rimasto celebre negli anni. Un video utilizzato in molteplici occasioni in tutto il mondo, in occasione di programmi TV, documentari, e trasmesso in simultanea in diverse parti del mondo per commemorare la figura di John Lennon nella data che sarebbe stata quella del suo cinquantesimo compleanno (9 ottobre 1990) se non fosse stato assassinato.