Stanco e rassegnato, fu scovato in una strettissima fossa con due mitragliatrici e 750mila dollari
Il 14 dicembre 2003 si concluse l’operazione militare americana Alba rossa, suddivisa in due obiettivi, Wolverine One e Wolverine Two, e che si concretizzò nella città di Al Dawr con la cattura di Saddam Hussein. Furono seicento uomini tra soldati americani e guerriglieri curdi, guidati dal generale Ray Odierno, a scovare l’ex dittatore, nascosto in una botola che si trovava in una piccola fattoria verso Tikrit, troppo recintata da attirare i sospetti degli uomini, che in particolare caddero su una buca occultata in malo modo da mattoni e detriti. Gli uomini entrarono nel pozzo scoprendo Saddam sul fondo, accucciato “in compagnia” di 750mila dollari, in biglietti da cento, e due mitragliatori. Non fu sparato alcun colpo al rais trovato in una fossa che poteva contenere solo un uomo grazie a un rudimentale impianto di ventilazione.
Era “stanco e rassegnato”, così dissero i giornali il giorno dopo la sua cattura, non oppose alcuna resistenza e si arrese agli uomini alle 20:30.
Fu impiccato il 30 dicembre 2006 e mentre moriva fu anche filmato.
Giornalista