“La bandiera italiana è il Tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni”.
Così definita dall’articolo 12 della Costituzione della Repubblica Italiana, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana nº 298, edizione straordinaria, del 27 dicembre 1947, la bandiera italiana è il fulcro dell’essenza patriottica che regna in ognuno di noi. Anzi, a dirla tutta, patriottici o no, il Tricolore che sventola provoca grandi sentimenti d’orgoglio in ogni italiano. E in questi difficili giorni per il nostro Paese, il vessillo italiano ci inorgoglisce e fortifica ancor di più. Seppur diventata ufficialmente la bandiera italiana il 14 marzo 1861, la celebrazione del tricolore avviene ogni anno il 7 gennaio, Giornata Nazionale della bandiera, istituita dalla legge nº 671 del 31 dicembre 1996. Il nostro tricolore nacque come bandiera militare nel 1796 e il suo scopo fu quello di distinguere il contingente italiano all’interno dell’esercito di Napoleone nelle repubbliche Cispadana e Cisalpina. La scelta dei colori e della loto impostazione derivano dalla bandiera francese, in cui il bianco rappresentava la monarchia e il rosso e il blu la città di Parigi. Da questa furono captati il bianco e il rosso, mentre il verde è un richiamo alle livree degli Sforza, i duchi di Milano. Dopo la sconfitta di Napoleone, avvenuta nel 1814, il tricolore fu abolito, restando però nella memoria degli italiani, tanto da essere più volte innalzato contro gli austriaci. Nel 1848 al tricolore fu donata nuova vita e questo fu adottato nel regno di Sardegna dai Savoia, i quali decisero di inserirvi il loro scudo, costituito da una croce bianca su sfondo rosso. Il 14 marzo del 1861, a seguito dell’unificazione italiana, il tricolore divenne la bandiera ufficiale del Regno d’Italia e quando, successivamente, avvenne la proclamazione della Repubblica italiana nel 1946, lo scudo dei Savoia fu nuovamente eliminato.
Si è tanto dibattuto e ipotizzato sul significato della bandiera e dei suoi colori. Secondo un antico componimento riportato nei libri sussidiari delle scuole elementari di un tempo, nel tricolore ci sarebbe il verde per ricordare i nostri prati, il bianco per le nostre nevi perenni, il rosso in omaggio ai soldati che sono morti in tante travagliate guerre. Questa spiegazione è, ovviamente, fortemente allegorica e puerile e non rispecchia affatto il vero significato della bandiera italiana. La spiegazione data nel periodo napoleonico è certamente più idealistica, in cui il verde simboleggia la speranza, il bianco la fede e il rosso l’amore. Altra ipotesi che tenta di spiegare il significato dei tre colori nazionali italiani vorrebbe, senza alcun fondamento storico, che il verde sia legato al colore dei prati e della macchia mediterranea, il bianco a quello delle nevi delle montagne italiane e il rosso al sangue versato dai soldati italiani nelle molte guerre a cui hanno preso parte. Il nostro tricolore, nacque nel 1794, dal genio di due studenti di Bologna, Giovanni Battista De Rolandis e Luigi Zamboni, che tentarono una sollevazione contro il potere assolutista che deteneva la città da circa 200 anni. I due ragazzi utilizzarono come distintivo la coccarda della rivoluzione francese, cambiando però l’azzurro col verde. Seppur utilizzando un colore differente, il significato della coccarda è lo stesso, e il Tricolore rappresenta il traguardo di un popolo che mira alla Giustizia, all’Uguaglianza, alla Fratellanza, obiettivi senza i quali non esistono Dignità, Democrazia, Prosperità.
Il Tricolore italiano riassume quindi i fondamentali Diritti dell’Uomo, e rappresenta la volontà di costruzione di un Paese dove non vi siano discriminazioni. Al bel tricolore italiano si ispirò la pizza Margherita, nata nel 1889, chiamata così in onore della regina Margherita di Savoia, i cui ingredienti principali dovrebbero richiamare i tre colori nazionali italiani, ovvero il verde per il basilico, il bianco per la mozzarella e il rosso per la salsa di pomodoro: colori tipici dell’altro, tipico piatto italiano, gli spaghetti col pomodoro.
Giornalista