Il 16 maggio 1770, a un mese dalle nozze “in procura”, fu celebrato il matrimonio in forma solenne, a Versailles, con dei festeggiamenti che durarono per ben quindici giorni, tra Maria Antonietta d’Asburgo-Lorena e il delfino di Francia, Luigi XVI di Borbone. Anche il popolo venne invitato a festeggiare la gioia della famiglia reale. Celebri le parole della giovane ragazza quando si guardò attorno: “C’è molta gente, oggi, a Versailles”. Dopo cena avvenne la cerimonia del coucher a cui, per etichetta, doveva assistere l’intera corte. La coppia entrò nel letto e l’arcivescovo benedisse il talamo, gli sposi restarono soli, ma il matrimonio non venne consumato. Il matrimonio era, ovviamente, frutto di una mossa politica della madre Maria Teresa per cementare la neo alleanza con la Francia, che da secoli era nemica storica dell’Austria, contro il re Federico II di Prussia, allora il più grande avversario di Maria Teresa e alleato con l’Inghilterra. Dopo lunghe trattative, si giunse al fidanzamento dell’arciduchessa con il delfino di Francia.
Nell’aprile di quell’anno, quando Maria Antonietta lasciò Vienna, la madre le disse “rimanete una buona tedesca”. La madre della quattordicenne Maria Antonietta, Maria Teresa, ci teneva molto che la figlia, a Parigi, si comportasse da buona tedesca, per cui, ogni mese, le inviava a Versailles delle lettere, ricordandole la fedeltà che doveva alla Casa d’Austria. La persona di riferimento più importante che Maria Antonietta aveva alla corte francese era l’ambasciatore austriaco, il conte Mercy-Argenteau, che riferiva regolarmente come andassero le cose, tanto che, appena si seppe, fece aumentare tra i nobili di Versailles il sospetto che la ragazza fosse una spia austriaca. Maria Antonietta era talmente dedita agli Asburgo che la sua impopolarità crebbe vistosamente tanto che le sue ingenti spese per vestiti e gioielli, per il gioco d’azzardo o per l’acquisto di case e castelli furono addirittura ritenute responsabili della disastrosa situazione finanziaria del Paese. Maria Antonietta divenne in poco tempo la più grande causa dei problemi della Francia, almeno così la vedevano i suoi sudditi. A parte il suo carattere e le ostilità che riuscì a guadagnarsi, il suo matrimonio con Luigi XVI riuscì a deprimerla sempre di più. Suo marito aveva 15 anni quando si sposò e, come già detto, per ben sette anni non riuscì a consumare il matrimonio. Dovevano procreare un figlio maschio, un erede al trono, e quando il mancato erede non arrivò, tutti diedero la colpa alla sua sposa. Fu così che, poco alla volta, cominciò a compensare le frustrazioni della vita matrimoniale con delle spese sempre più folli e preoccupandosi, in modo sempre minore, dell’ostilità di gran parte della corte. Il resto è storia.
Giornalista