
Vantava una bellezza sconvolgente ed era una donna di grande fascino, protagonista di notevoli scandali
Lucrezia Borgia vantava una bellezza sconvolgente ed era una donna di grande fascino, una discussa dama del Rinascimento. Nacque a Subiaco, vicino Roma, il 18 aprile 1480. Fu una figura molto contestata e così quella della sua famiglia: era, infatti, la figlia illegittima del futuro papa Alessandro VI, al secolo Roderic L. de Borja, e di Vannozza Catanei, nonché sorella di Cesare Borgia.
Ricevette un’ottima istruzione e la sua cultura fu molto vasta: imparò l’italiano, il latino, lo spagnolo, il francese, studiò musica e danza, disegno e ricamo. A undici anni il padre la promise a ben due pretendenti spagnoli, ma diventato pontefice usò la figlia per stringere alleanze politiche con casati strategicamente importanti. Venne data in sposa a Giovanni Sforza, vicario del papa a Pesaro, quando aveva solo 13 anni.
Nel 1497 papa Alessandro VI fece annullare il matrimonio dal Tribunale della Sacra Rota, accusando Giovanni Sforza di impotenza. Questi accusò papa Borgia di incesto con la figlia. Le fu combinato un nuovo matrimonio, l’anno successivo, con Alfonso d’Aragona, duca di Bisceglie, da cui ebbe il figlio Rodrigo. Nel frattempo, per il papa gli Aragona cominciavano a rappresentare un ostacolo, per cui uno scagnozzo uccise il marito di Lucrezia, che nulla poté contro gli intrighi della sua famiglia.