Oggi ricorre l’anniversario della nascita di uno dei più grandi nomi della moda italiana nel mondo: Giovanni Maria Versace, per tutti Gianni, il genio assoluto del made in Italy. Nacque a Reggio Calabria il 2 dicembre 1946 e proprio a Reggio ebbe i primi contatti col mondo della moda lavorando nell’atelier della mamma, che per professione faceva la sarta, al civico 13 di via Tommaso Gulli, vicino al Duomo della città, dove oggi è la boutique Versace. A venticinque anni si trasferì a Milano, cominciando a lavorare come disegnatore di abiti, disegnando le sue prime collezioni pret-a-porter per varie case di moda, come Genny e Complice. Dovette aspettare solo tre anni per presentare la sua prima collezione di abiti in pelle, sempre per Complice. Nel 1976, insieme al fratello maggiore Santo, decise di aprire una casa di moda tutta sua e nel marzo del ’78, quando la prima collezione sfilò in passerella nel palazzo della Permanente di Milano, scelse la Medusa come simbolo della maison. “Chi si innamora della Medusa non ha scampo”, spiegò lo stesso Versace. La Medusa rappresentava la seduzione che Gianni sperava di poter eguagliare con le sue creazioni.
Ed effettivamente il suo concetto di seduzione fu vincente innalzando, in seguito, il made in Italy ai massimi livelli con la particolarità, propria del suo stile, di mischiare elementi decorativi di epoche artistiche opposte, dalla Magna Grecia al Rinascimento, dal Barocco alla Pop Art. Utilizzava il passato per sperimentare e creare sempre di più. Amava il rischio in tal senso e la sua audacia era ben visibile anche nell’uso di nuovi materiali: pelle trattata e colorata come tessuto, maglia metallica, coloratissime sete stampate. Nel 1982 fu nominato miglior stilista 1982/83, primo di una lunga serie di riconoscimenti che coronarono la sua carriera, tra i quali anche il titolo di “Commendatore della Repubblica Italiana”, conferitogli nel 1986 dal Presidente della Repubblica Francesco Cossiga. Cominciò a sperimentare nuovi settori, lanciando anche profumi, approdando persino in questo settote sui mercati parigini e londinesi. La sua fantasia lo portò a esplorare anche il mondo dell’arte, collaborando con il Teatro alla Scala, il Piccolo Teatro di Milano, e con il coreografo Maurice Bèjart, creando i costumi per i suoi famosi spettacoli di danza. Nel 1987, molto meritato successo ebbero i costumi del “Balletto del XX secolo” trasmesso da Leningrado in tutto il mondo, per il programma “The white nights of dance” che gli valsero il prestigioso premio “Maschera D’Argento”.
Ad accompagnare Gianni nell’innovativo percorso, le più belle top models di tutti i tempi: Linda Evangelista, Naomi Campbell, Cindy Crowford, e Claudia Shiffer, Cristy e tra la sua clientela non possiamo non annoverare celebrità del calibro di Elton John, George Michael, Madonna e Lady Diana. Nel 1991 nacqu il profumo “Versus”. All’Apice della sua notorietà, nel 1997 Versace venne assassinato dal serial killer Andrew Cunanan, sugli scalini della sua villa a Miami Beach. L’amico Franco Zeffirelli nell’occasione disse: “Con la morte di Versace, l’Italia e il mondo perdono lo stilista che ha liberato la moda dal conformismo, regalandole la fantasia e la creatività”. Oggi, sotto il marchio Versace vengono distribuite diverse linee di abbigliamento e marchi, Atelier Versace, Versace Jeans, Versus, Versace Home Collection e Versace Collection. La linea d’abbigliamento Versace è a cura della sorella di Gianni, Donatella, e viene presentata durante la settimana della moda di Milano.
Giornalista