Non è solo la Festa della Repubblica: oggi è la Festa di tutti. Accadde il 2 giugno 1946: l’Italia diventò la repubblica del suo popolo, che a gran voce la acclamò: in questo giorno, e in quello successivo, si tenne un referendum per chiedere al popolo italiano, liberato dalla dittatura fascista e dall’occupazione nazista, di scegliere tra monarchia o repubblica. La repubblica, questo scelse la maggior parte dei cittadini con 12.717.923 voti a favore contro 10.719.284 a sostegno del regime monarchico. Fu la prima elezione a suffragio universale della nostra storia, la prima per le donne: una giornata divenuta presto la festa del nostro calendario civile più importante e sentiva, partecipata da tutti, anche da quelli che avevano votato per la monarchia.
Il primo effetto di tale esito fu l’esilio dell’allora re d’Italia, Umberto II, insieme a tutti i componenti di casa Savoia, ai cui eredi maschi fu concesso di rientrare soltanto a partire dal 2002. Il 28 giugno dello stesso anno, Enrico De Nicola fu designato Capo Provvisorio dello Stato dall’Assemblea Costituente, assumendo in seguito le funzioni di Presidente della Repubblica Italiana. Da allora il 2 giugno fu scelto come data celebrativa della nascita della nazione, istituendo la Festa della Repubblica, il cui cerimoniale prevede la deposizione di una corona d’alloro al Milite Ignoto, presso l’Altare della Patria, e una parata militare alla presenza delle più alte cariche dello Stato, oltre all’esibizione delle Frecce Tricolori. Nel pomeriggio vengono aperti al pubblico i giardini del palazzo del Quirinale, dove si esibiscono le bande dell’Esercito Italiano, della Marina Militare, dell’Aeronautica, dell’Arma dei Carabinieri, della Polizia di Stato, della Guardia di Finanza, del Corpo di Polizia Penitenziaria e del Corpo Forestale dello Stato.
Giornalista