Il 24 marzo 1920 Papa Benedetto XV accolse le tante richieste dei piloti della Prima Guerra Mondiale e proclamò la Madonna di Loreto patrona di tutti gli aviatori. Alla base di quella scelta c’era la tradizione lauretana del trasporto della Casa di Maria da Nazareth a Loreto, in cui visse anche Gesù. Sacello che fu anche camera nella quale nacque Maria a Nazaret, in Galilea, dove fu educata e dove ricevette l’annuncio angelico. Secondo la tradizione popolare, il piccolo santuario biblico, caduto in mano dei musulmani, venne traslato per mano degli angeli, dapprima a Tarsatto, in Dalmazia, ora quartiere della città di Fiume, nel maggio del 1291: alcuni boscaioli, stupiti, trovarono la piccola dimora. In quel luogo però i pellegrini erano molto spesso preda di ladri e malfattori per cui, dopo circa quattro anni, gli angeli la sollevarono di nuovo alzandosi in volo verso le Marche, depositandola nei pressi di Ancona, ove oggi sorge la chiesa di Santa Maria Liberatrice di Posatora, il cui nome deriverebbe proprio da questo evento: posa-et-ora, ossia fermati e prega. Nove mesi dopo gli angeli la risollevarono per posarla nei pressi di Porto Recanati, in località Banderuola, dove ancora oggi sorge una chiesetta; lì c’era un boschetto, proprietà di una nobildonna di Recanati di nome Loreta, per cui i pellegrini dicevano: “Andiamo dalla Madonna di Loreta”, e da tale espressione popolare venne poi dato il nome alla cittadina di Loreto. In quella selvetta di Loreta dei pastori videro una luce abbagliante uscire dalle nubi e, dietro la luce, la casa che, però, si trovava troppo vicino al mare, fortemente esposta alle incursioni turche. Anche lì, inoltre, i malfattori accorrevano per derubare i fedeli venuti in pellegrinaggio.
Qualche mese più tardi, la Casa venne nuovamente spostata dagli angeli su un terreno di proprietà di due fratelli, i conti Simone e Stefano Rinaldi di Antici, che però presto iniziarono ad approfittarsi dei pellegrini. E di nuovo, dopo soli quattro mesi, i soliti angeli la risollevarono e la posarono, nel dicembre del 1294, al centro della strada che da Recanati va al suo porto, dunque in un luogo pubblico, che nessuno avrebbe potuto reclamare e sfruttare, sulla cima di una collina, il monte Prodo, nella selva di Recanati e in seguito a Loreto nella notte tra il 9 e il 10 dicembre del 1294.
L’evento oggi viene rievocato con la cosiddetta “Festa della Venuta”, una serie di celebrazioni che si tengono ogni 10 dicembre. Il Santo Padre approvò anche la formula di benedizione degli aerei, che fece inserire nel Rituale Romano, costituita da tre orazioni speciali. Nella prima si implora Dio affinché l’aereo serva alla sua gloria e al bene dell’umanità, e in essa si fanno voti di incolumità per coloro che se ne servono. Nella seconda e nella terza si implora che la Vergine Maria e l’Angelo del Signore accompagnino i trasvolatori e li facciano arrivare incolumi alla meta. Fu, poi, il 12 settembre dello stesso anno che ebbe luogo a Loreto una cerimonia religioso-patriottica per la proclamazione della Madonna di Loreto a Patrona. Di lì a poco, il 28 marzo 1923, l’Aeronautica Militare fu fondata quale Forza Armata e da quel momento in tutti i Reparti dell’Aeronautica Militare, si venera la Virgo Lauretana.
Giornalista