Ho visitato l’enorme Torre Eiffel, /L’albero in ferro di rigido sartiame. / Incompiuto, confuso, deforme, / Il mostro visto da vicino è orrendo. / Gigante, senza bellezza né stile / È un idolo di metallo, / Simbolo di inutile forza / E trionfo di brutalità. / […] Ecco il pensiero grandioso / Il vero scopo, la profondità: / questa piramide insensata / Si salirà per quattro soldi”. François Coppée
I parigini, e i francesi in generale, inizialmente non l’apprezzarono né amarono mentre oggi è il simbolo numero uno della Francia. La Tour Eiffel compie 133 anni oggi, la data della sua costruzione, infatti, è il 26 gennaio 1887. Ci vollero soltanto poco più di due anni per costruire quella moderna struttura alta 324 metri e pesante ben ottomila tonnellate. Era stata voluta in occasione dell’apertura dell’Esposizione Universale del 1889 che ricorreva proprio nel centenario della Rivoluzione Francese. Il suo creatore fu Gustave Eiffel, uno dei più accreditati “architetti del ferro”, geniale costruttore francese, che si ispirò alle strutture in ferro a vista della Galleria Vittorio Emanuele II di Milano, firmata da Giuseppe Mengoni. Inizialmente fu costruita con l’idea di essere abbattuta dopo venti anni, nel 1919, ma i francesi cambiarono idea, il non amore per la Torre si trasformò in vanto e orgoglio nazionale, anche se qualcuno ancora oggi la chiama, in tono dispregiativo, “asparago di ferro”. A salvarla dalla distruzione vi fu anche l’installazione di una stazione radiofonica permanente sulla sua sommità, nel 1906. Grazie a questo, la Torre ebbe un ruolo chiave nei primi collegamenti telefonici transoceanici e nelle comunicazioni militari della prima guerra mondiale, e nel 1921 si meritò il primato di trasmettere la prima trasmissione radiofonica pubblica d’Europa.
Nel 1925 il truffatore Victor Lustig riuscì per ben due volte a vendere la Torre come ferrovecchio a dei commercianti di rottami metallici. Fino al 1930 era la torre più alta del mondo, soppiantata dal grattacielo completato in quell’anno a New York, il Crysler Building , vicinissimo a Time Square. Per salire al livello più elevato si possono utilizzare due comodi ascensori in vetro o 1665 scalini. Nel 1940 Adolf Hitler, recatosi a Parigi, volle far visita alla Tour Eiffel e i francesi, che lo odiavano, disattivarono gli ascensori dando colpa alla guerra, affermando che erano guasti e non si riuscivano a trovare i pezzi di ricambio. Hitler si rifiutò di salire tramite gli scalini e rimase ai piedi della Torre. Poche ore dopo la sua partenza, gli ascensori ripresero a funzionare regolarmente.
Giornalista