Cade oggi il 58esimo anniversario della Regione Molise. Il 27 dicembre 1963, infatti, venne promulgata la legge costituzionale di istituzione del nuovo ente territoriale. Il passo decisivo per la nascita della nuova Regione invece lo si data al 17 dicembre dello stesso anno con l’approvazione della Camera dei Deputati, in seconda lettura, della proposta di legge Magliano che prevedeva l’istituzione della Regione Molise. La regione fu così la ventesima d’Italia ma la storia dell’autonomia del Molise ha origini ben più lontane nel tempo. Era sempre il 27 dicembre ma l’anno era il 1806 e l’allora re di Napoli, Giuseppe Bonaparte, istituì la provincia di Campobasso. Il territorio dell’attuale capoluogo regionale molisano si staccava, in quel caso, dalla Capitanata, corrispondente all’attuale provincia di Foggia, assumendo la specifica di Provincia del Contado di Molise, denominazione di stampo medievale. Ma la parola contado scomparve pochi anni dopo lasciando il posto alla più moderna denominazione di Campobasso Molise. In seguito all’Unità d’Italia del 1860, il territorio fu diviso in diciannove regioni e il Molise fu accorpato all’Abruzzo. I molisani, però, desideravano ardentemente la loro indipendenza dai vicini abruzzesi e, nell’anno della Costituente, il 1946, il deputato giurista campobassano, Francesco Colitto, uno dei padri della Costituzione, sollevò a Palazzo Montecitorio la questione Molise, rivendicando la volontà dei suoi conterranei di avere una regione autonoma.
Da qui seguirono molti tentativi per il riconoscimento dell’autonomia regionale che culminarono nella citata legge costituzionale Magliano, promulgata il 27 dicembre 1963. La proposta del senatore Giuseppe Magliano di Larino, fu sostenuta dai parlamentari provenienti dal territorio molisano e vide l’impegno diretto, tra gli altri, dello statista democristiano Aldo Moro. Fu invece il 3 marzo 1970 che alla Provincia di Campobasso si affiancò quella di Isernia, costituita da 52 comuni presi dalla provincia di Campobasso. Fu grandissimo ed evidente il salto di qualità compiuto dal Molise, un’azione sostenuta dai sindaci, dal mondo della cultura e da quello delle professioni, del commercio, dell’agricoltura e del lavoro in generale che fin dagli anni Venti iniziarono un percorso finalizzato al riconoscimento di un’entità territoriale omogenea. Oggi è festa per tutti i molisani che qui vivono, ma anche di quelli in giro per il mondo, orgogliosi dell’entusiasmo e del coraggio dei propri predecessori e antenati politici che riuscirono, con la tipica tenacia sannita, in un’operazione improbabile se non impossibile, e che lottarono per i diritti di questo piccolo ma grande e generoso territorio italiano, per l’affermazione dei principi costituzionali di solidarietà, per i servizi proporzionati alla morfologia e alla demografia territoriale.
Giornalista