Accadde oggi: 29 agosto 1958, nasce il performer Michael Jackson

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Il 29 agosto 1958 a Gary, nell’Indiana, vide la luce per la prima volta Michael Jackson, uno dei più grandi performer di tutti i tempi, che ha fatto la storia della musica, dello spettacolo e che è diventato leggenda, ancor prima della sua morte. Un cantante, un cantautore, un musicista, un compositore, un ballerino e un coreografo, conosciuto con l’appellativo di The King of Pop, sicuramente considerato l’artista con il maggior successo commerciale di tutti i tempi. E non dico questo a caso: il suo album Thriller è stato in assoluto il più venduto di sempre. Già all’età di cinque anni ebbe inizio la sua carriera come leader del gruppo di famiglia, The Jackson Five, e da ragazzo riuscì a emergere senza alcuna difficoltà, fino a diventare una figura dominante nella cultura popolare per quasi quarant’anni, grazie al suo contributo alla musica, alla danza, nello spettacolo e nella moda. Innovatore anche nell’esecuzione dei videoclip, che lui riuscì a trasformare in una vera e propria forma d’arte e il suo timbro vocale, il suo modo di muoversi, lo stile della sua danza, hanno influenzato la maggior parte degli attuali artisti hip hop, pop, e R&B.

Uno stile che generò migliaia di imitatori, parodie e flash mob. Alcuni passi inventati da Jackson risalgono già ai primi anni Settanta, a quando, cioè, si esibiva con la sua famiglia. All’età di 15 anni inventò il ballo del robot, per il brano Dancing Machine. Agli inizi degli anni Ottanta, perfezionò una tecnica che gli consentiva di realizzare delle piroette veloci sui talloni tramite l’uso della forza centrifuga impressa dalle braccia, con le quali era in grado di compiere dalle tre alle otto piroette. Michael ha vinto tredici Grammy Awards, divenendo esempio e punto di riferimento per numerosissimi cantanti e artisti. Dal 1988 al 2005 visse nel Neverland Ranch, nel quale realizzò un parco e uno zoo per i bambini malati e poveri. Era molto vicino ai bambini, e fu vittima di un’ingiustizia quando subì due denunce di molestie sessuali subite da altrettanti fans che ne hanno danneggiato gravemente la fama. Fu processato e assolto da tutti i capi d’accusa. Morì dopo un malore a soli 50 anni, a pochi giorni dalle ultime prove dei concerti che avrebbe dovuto tenere a Londra. Una morte avvolta nel mistero, piena di sospetti. Una morte che gli donò, come spesso accade, una celebrità notevole, ancor più affermata di quella di cui già godeva, tanto che nelle tre settimane successive alla morte, in tutto il mondo furono venduti 9 milioni di dischi.