Nel primo pomeriggio del 3 giugno 1963, la febbre di Papa Roncalli, che era già gravemente malato, raggiunse i 42 gradi, portandolo, qualche ora dopo, alla morte. Aveva poco più di 81 anni. “Perché piangere? È un momento di gioia questo, un momento di gloria”, sono state le sue ultime parole, rivolte al segretario, mons. Loris Francesco Capovilla. La Radio vaticana, pochi minuti dal decesso, trasmise questo comunicato: “Con l’animo profondamente commosso diamo il seguente annuncio: ‘Il Sommo Pontefice Giovanni XXIII è morto. Il Papa della bontà è spirato, oggi, religiosamente e serenamente, dopo aver ricevuto i Sacramenti di Santa Romana Chiesa nel suo appartamento del Palazzo Apostolico vaticano, assistito premurosamente dai collaboratori più intimi e dai medici curanti. Il morbo inesorabile, che si era aggravato negli ultimi mesi e che tuttavia non aveva impedito, al Vicario di Cristo, di espletare con indomita volontà e pastorale zelo, gli ardui compiti del suo alto officio, ha stroncato la sua forte fibra.’”
Angelo Giuseppe Roncalli, nacque il 25 novembre 1881, a Sotto il Monte, un piccolo comune in provincia di Bergamo. Venne eletto 261° Papa della Chiesa Cattolica e Vescovo di Roma, il 28 ottobre 1958, con il nome di Giovanni XXIII. In meno di cinque anni di pontificato riuscì ad avviare un forte e rinnovato impulso evangelizzatore della Chiesa Universale, promosse la convocazione del Concilio Ecumenico Vaticano II. Tutt’oggi è ricordato con l’appellativo di “Papa buono”. Fondamentale fu il suo insegnamento sui temi della dottrina sociale, iniziando con l’enciclica Mater et Magistra, cominciando a dettare il suo magistero sulla questione sociale, che è sempre il tema inquietante degli ultimi secoli, sia nei rapporti tra le classi, sia in quelli fra nazioni. L’enciclica Pacem in terris, dell’aprile 1963, auspicò la fine della guerra fredda, ma non vide realizzato il trattato che nell’agosto del 1963 sospese gli esperimenti nucleari da parte di Stati Uniti, Unione Sovietica e Gran Bretagna. Nel documento Giovanni XXIII riconobbe in tre fenomeni il manifestarsi dell’epoca moderna, come l’ascesa delle classi lavoratrici, la crescita della coscienza della propria dignità nella donna, la liberazione dei popoli dal dominio coloniale. Il Papa col suo conclamato accento sulla dignità umana e sull’importanza del dialogo, si aprì alla società moderna con positività.
Giovanni XXIII fu dichiarato beato da Giovanni Paolo II il 3 settembre 2000 e la data della sua celebrazione è l’11 ottobre. Generalmente, ai fini della beatificazione, la Chiesa cattolica ritiene necessario un miracolo: nel caso di Giovanni XXIII, ha ritenuto miracolosa la guarigione improvvisa di suor Caterina Capitani, nel 1966, affetta da una gastrite ulcerosa emorragica gravissima che l’aveva ridotta in fin di vita. Secondo la tradizione, la suora, dopo aver pregato papa Giovanni XXIII insieme con le consorelle, avrebbe avuto una sua visione, seguita dalla subitanea guarigione, dichiarata in seguito scientificamente inspiegabile dalla Consulta medica della Congregazione per le Cause dei Santi.
Giornalista