Accadde oggi: 30 marzo 1987, offerta record per i Girasoli di Van Gogh

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Il 30 marzo 1987 venne battuto all’asta, per ben ventidue milioni e mezzo di sterline, uno dei più celebri quadri della Storia dell’arte mondiale. Si trattava della serie dei “Girasoli” del pittore olandese Vincent Van Gogh. La casa d’asta fu l’inglese Christie’s che aggiudicò il quadro a un compratore anonimo tramite una telefonata. Nessuno offrì una cifra superiore e il quadro andò nelle sue mani. In soli quattro minuti, in un’atmosfera molto tesa, il prezzo de I girasoli oltrepassò i venti milioni di sterline. Un portavoce di Christie’s successivamente rivelò che il dipinto fu acquistato da un compratore estero ma non fu mai precisata l’identità.

La serie dei “Girasoli” è sempre stata una delle più felici per il pittore. Ne esistono in realtà due. La prima di quando si trasferì a Parigi nel 1886 e in questo caso si tratta di girasoli recisi poggiati su tavoli. La seconda risale al suo arrivo ad Arles nel 1888, quando soggiornò nella famosa “casa gialla”. Il pittore, in un periodo di vitalità e ottimismo, invitò a stare da lui l’amico Gauguin e per rendere la camera dove avrebbe dormito più accogliente, decise di realizzare una serie di tele di girasoli. Le lettere al fratello minore Theo parlano di un’attività febbrile, in previsione dell’arrivo del suo ospite: “Ci sto lavorando ogni mattina, dall’alba in avanti, in quanto i fiori si avvizziscono così rapidamente”.

Eppure, la permanenza di Gauguin ad Arles non fu delle più allegre e, anzi, portò al tragico epilogo dell’orecchio tagliato. Il dipinto mostra i girasoli in ciascuna fase della fioritura, dal bocciolo all’appassimento. Inoltre il girasole simboleggia spesso devozione e lealtà e i vari stadi di decadimento potevano simboleggiare i cicli di vita e morte. L’artista stendeva i colori, con predominanza di giallo cadmio e con pennellate ruvide e dense.