La donna più longeva della storia è stata, finora, Jeanne Calment, morta a 122 anni, nella cittadina francese di Arles, il 4 agosto 1997. La donna ha visto riconoscersi il primato della donna più anziana di sempre dal Gerontology Research Group. Jeanne Calment salì alla ribalta delle cronache internazionali nel 1988, quando il centenario della venuta di Van Gogh nella sua città natale, Arles, attrasse molti media in loco e le diede l’occasione di parlare con i giornalisti. Rivelò di aver incontrato in gioventù il pittore, che le aveva chiesto del denaro per dipingere alcuni dei suoi quadri più celebri. Ne parlò come un uomo “brutto, trasandato e consumato dall’alcool”. La donna, a proposito di celebrità, aveva anche presenziato al funerale di Victor Hugo nel 1885. Questi fatti destarono la curiosità dei media e il Guinness dei primati se ne interessò, attribuendole il record di persona vivente più longeva del mondo. Durante la sua vita Calment incontrò anche il poeta e premio Nobel Frédéric Mistral, e andò a vedere uno spettacolo di Joséphine Baker.
Il 21 giugno 1986, con la morte di Eugénie Roux, divenne la persona vivente più longeva di Francia. All’età di 112 anni partecipò a un servizio a lei dedicato su TF1. Il 13 dicembre 1990 uscì nei cinema canadesi il film Vincent et moi, dedicato a Vincent Van Gogh: Jeanne partecipò al film nel ruolo di sé stessa diventando, a 114 anni, la più anziana attrice di tutti i tempi. Nel 1995 uscì un documentario in francese sulla sua vita, intitolato Oltre i 120 anni con Jeanne Calment. Sopravvissuta a tutta la sua famiglia, la simpatica supernonna francese, che fino a 100 anni è andata in bicicletta, rappresenta un caso straordinario di individuo ultracentenario per la medicina mondiale. I medici che l’hanno seguita fino agli ultimi istanti di vita ritengono che l’origine della sua longevità è da ricercare in fattori ereditari. 122 anni in cui Jeanne ha vissuto un’epoca cruciale della storia della Francia e non solo: dall’avvento della Terza Repubblica alle guerre mondiali, dagli orrori del Nazismo alla caduta del muro di Berlino.
Giornalista