Prende il nome da Papa Gregorio XIII, che lo introdusse nel 1582, modificando il calendario giuliano, precedentemente in vigore
Si tratta di un calendario basato sull’anno solare, cioè sul ciclo delle stagioni. In Italia, Polonia, Portogallo e Spagna, il 4 ottobre 1582 fu seguito direttamente dal 15 ottobre, saltando 10 giorni. Per sistemare il calendario giuliano furono usate le misurazioni dell’astronomo Niccolò Copernico, pubblicate nel 1543 sotto il titolo di De Revolutionibus orbium coelestium libri sex (Sei libri sui movimenti circolari dei corpi celesti), il quale era riuscito a calcolare, con notevole accuratezza, sia l’anno tropico, sia l’anno siderale.
L’anno è composto da 12 mesi che hanno durate diverse che vanno dai 28 ai 31 giorni, per un totale di 365 o 366 giorni, in base al fatto che l’anno sia bisestile o meno. Nel nuovo calendario, per migliorare la precisione del conteggio degli anni furono eliminati gli anni bisestili degli anni centenari non multipli di 400. Come esempio, si pensi che il 2000 è stato un anno bisestile ma il 2100, 2200 e il 2300 non lo saranno, perché non saranno multipli di 400.
Giornalista