Stiamo certamente parlando di uno degli anni più duri e difficili della Prima guerra mondiale, il 1917, e oggi tocca a quel momento storico in cui, nei “dieci giorni che sconvolsero il mondo”, la rivoluzione in Russia fece cadere il regime zarista e instaurò uno stato comunista, ispirato alle teorie di Karl Marx. La rivoluzione prese corpo in un Paese che si trovava sotto il controllo dello zar Nicola II e vide le forze rivoluzionarie divise in vari orientamenti: dai bolscevichi (maggioritari all’interno del partito operaio socialdemocratico, e guidati da Lenin) ai menscevichi (minoritari, e fautori di una fase intermedia di “rivoluzione borghese”, dai “cadetti”, che chiedevano riforme costituzionali e il suffragio universale, fino ai socialisti rivoluzionari, con forte radicamento nelle campagne. Già nel febbraio dello stesso anno, una prima rivolta, partita da Pietrogrado (San Pietroburgo), portò alla costituzione dei primi Soviet, i consigli elettivi dei rivoluzionari, a cui fecero seguito l’abdicazione dello zar e il ritorno di Lenin in Russia.
I tumulti del luglio 2017 e l’arresto di molti bolscevichi, favorirono gli accadimenti di ciò che accadde a novembre; precisamente il 7 novembre 1917, quando a Pietrogrado i bolscevichi guidati da Lenin occuparono i punti chiave della città e in serata fecero irruzione nel Palazzo d’Inverno prendendo definitivamente il potere, spodestando i Romanov dal trono imperiale e dando inizio alla fase di creazione della Repubblica Sovietica, l’URSS (nonché di una lunga e cruenta guerra civile che si concluse con la vittoria bolscevica tra il 1921 e il 1922). È questa quindi la celebre data ricordata come Rivoluzione d’Ottobre (i russi usavano anvora il calendario giuliano e secondo tale calendario era il 25 ottobre). Fra i primi provvedimenti del nuovo governo ci furono la distribuzione della terra ai contadini, le restrizioni al commercio, il controllo operaio sulle industrie durato circa sei mesi, l’istituzione della Čeka e dei tribunali rivoluzionari. Nei mesi successivi venne introdotto l’obbligo della consegna dei raccolti alle autorità, che determinò numerose rivolte.
Ogni anno, il 7 novembre, a Mosca si svolge una parata militare che però non è dedicata direttamente al grandioso avvenimento della storia russa e mondiale del 1917. Nel 1995, infatti, il governo russo approvò la legge riguardante le celebrazioni del 7 novembre: in tale data viene ricordata la parata militare tenutasi a Mosca in Piazza Rossa nel 1941, in onore del 24esimo anniversario della Rivoluzione d’Ottobre. All’epoca la fortuna in campo militare girava ancora dalla parte nazista ed erano tante le truppe tedesche appostate a poche decine di chilometri dalla città di Mosca. Per lanciare il grande messaggio che la Russia non aveva intenzione di arrendersi, Stalin decise in segreto, con i generali Artem’ev e Žigarev, di organizzare, per il 7 novembre, una grandiosa parata militare in Piazza Rossa in onore della Rivoluzione bolscevica. Lo scopo venne raggiunto con successo.
Giornalista