Accadde oggi: 8 luglio 1497, Vasco da Gama comincia il suo viaggio verso le Indie

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L’8 luglio 1497 l’esploratore portoghese Vasco da Gama salpò da Lisbona, iniziando il suo viaggio verso l’India, primo europeo ad accingersi a fare questo tipo di navigazione, doppiando Capo di Buona Speranza. Già all’inizio del XV secolo, la scuola di navi di Enrico il Navigatore aveva circumnavigato le coste dell’Africa al servizio della corona portoghese e intorno al 1460 il profilo della sua missione mutava man mano nella ricerca dell’agognata Rotta delle spezie. Nel 1488 Bartolomeo Diaz era riuscito a raggiungere il Capo di Buona Speranza, mentre Pero da Covilhã aveva viaggiato per terra fino a Calicut, per cui non rimaneva che unire i due segmenti del viaggio. Un compito inizialmente affidato a Estêvão da Gama, il padre di Vasco che, però, morì prima di poter affrontare il viaggio. Nonostante il figlio non avesse ancora trent’anni, i servigi resi al Re di Portogallo Manuele I lungo la Costa d’Oro lo qualificarono abbastanza da incaricarlo della missione al posto del più anziano Bartolomeo Diaz.

Vasco lasciò Lisbona sulla sua ammiraglia, la nave São Gabriel, accompagnata dalla São Rafael sotto il comando di Nicolao Coelho, e dalla Santa Fé, sotto il comando del fratello Paulo da Gama, una nave da carico e un equipaggio di 150 uomini. Fu il primo capitano nella storia della navigazione a scegliere di distaccarsi nettamente dalla costa per poter sfruttare venti migliori, utilizzando la tecnica della volta do mar messa a punto dai navigatori portoghesi, inoltrandosi nell’Atlantico occidentale. Accompagnato da Bartolomeo Diaz fino al Capo di Buona Speranza proseguì da solo, circumnavigandolo a novembre. A Natale passò come primo europeo le coste del Natal, da lui così chiamato. Raggiunse poi Mombasa, dove i commercianti tentarono di sabotare il suo viaggio e arrivò a Malindi, il cui sultano gli mise a disposizione un famosissimo esperto navigatore che col suo aiuto lo condusse fino all’attuale stato del Kerala, in India. La spedizione permise al Regno del Portogallo di tracciare una nuova rotta commerciale per arricchire il Regno con preziosi, spezie e tessuti pregiati provenienti dall’altra parte del mondo, divenendo così una potenza coloniale.

Quando fece ritorno a Lisbona, nel settembre 1499, venne accolto trionfalmente come l’uomo che aveva portato a compimento un progetto iniziato molti decenni prima, e fu insignito del titolo di Ammiraglio dell’Oceano Indiano. Fu, inoltre, insignito dell’Ordine Supremo del Cristo. I viaggi dell’esploratore vengono raccontati ne I Lusiadi di Luís Vaz de Camões. Nel 1524 gli venne conferito il titolo di viceré e fu rimandato  in India a capo di una nuova spedizione. Dopo soli tre mesi, però, Vasco da morì nella città di Cochin. Il suo corpo fu inizialmente sepolto nella prima chiesa fondata dai portoghesi in India, fino a che la salma fu spostata in un convento di Belèm. Tradizione vuole che il 9 settembre di ogni anno, anniversario del ritorno in patria della sua missione, a Lisbona, si festeggi la famosa sagra del Bartolomio.