Accadde oggi: 8 maggio 1979, Reinhold Messner conquista l’Everest

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L’8 maggio 1978 Reinhold Messner e Peter Habeler scrissero un importantissimo capitolo della storia dell’alpinismo, riuscendo ad arrivare in cima all’Everest senza le bombole d’ossigeno. I due raggiunsero per la prima volta quota 8.848 metri, senza alcun aiuto per la respirazione. Un’impresa considerata dagli esperti allo stesso livello dello sbarco sulla Luna, perché nessuno sapeva esattamente cosa sarebbe successo, cosa avrebbero potuto trovare al loro cospetto i due e come avrebbe reagito il corpo umano a tale sforzo.

Messner è uno degli alpinisti più famosi al mondo e le sue imprese resteranno certamente nella storia. Sin da giovanissimo decise di non seguire il metodo di scalata con l’ausilio di attrezzatura tecnica, scegliendo le arrampicate libere. Nel 1970 arrivò la sua prima scalata importante, quella del Monte Nanga Parbat dell’Himalaya, esperienza che si mischiò a tragedia: in quell’occasione, infatti, perse la vita suo fratello minore. La scalata dell’Everest, all’età di 34 anni, lo fece salire sull’Olimpo dell’alpinismo. Quando Messner e Habeler annunciarono ai media la loro volontà di scalata senza bombole d’ossigeno, la maggior parte si preoccupò e non poco, pensando che fosse un vero e proprio suicidio. Aria troppo rarefatta e sforzo troppo grande per consentire ai due di cavarsela senza ossigeno supplementare.

La vetta dell’Everest era già stata raggiunta il 29 maggio 1953 dal neozelandese Edmund Hillary e dal nepalese Tenzing Norgay, ma mai nessuno era ancora riuscito a raggiungere la cima del monte più alto del mondo contando solamente sull’aria respirabile in quei luoghi inaccessibili. Molti dubitarono della vera riuscita dell’impresa, insinuando addirittura che i due scalatori avessero con loro delle piccole bombole d’ossigeno. Per mettere a tacere quelle voci infondate, Messner, dopo aver smentito, attese due anni e ripeté la medesima scalata, questa volta in solitario, e raggiungendo nuovamente la cime dell’Everest il 20 agosto 1980. Al suo ritorno nessuno osò mettere in dubbio la sua straordinaria conquista!