Almanacco del 13 gennaio

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Avete mai preparato le orecchiette in casa? Oggi vi spieghiamo come fare e vi deliziamo con un’ottima ricetta delle orecchiette accompagnate alle cime di rapa

Nella sua storia, il whisky è ricco di elementi tradizionali, culturali, persino esoterici, alchemici e politici. Da circa 7000 anni, questo meraviglioso distillato fa girare il mondo. Dall’antica ricetta degli alchimisti per cercare la quinta essenza fino alla scoperta dell’acqua infuocata, dalla guerra legale per il nome tra Irlanda e Scozia, passando per il periodo del Proibizionismo americano, il Whisky ne ha passate di tutti i colori. Un distillato che conta pochissimi ingredienti ma che è in grado di offrire un’enorme varietà e gamma di sfumature, qualità, sentori, note e tipologie diverse. Una storia affascinante con molti retroscena che ne fa una delle bevande alcoliche più osannate anche da scrittori, poeti e cantanti. La storia del whisky e del whiskey presenta una densa articolazione già nei due differenti nomi, figli di due tradizioni, due culture, due metodi di coltivazione e distillazione diverse. Un dualismo che fa di questa bevanda un prodotto speciale, sempre più richiesto e bevuto da tutte le parti del mondo. Quando si legge la parola whisky, bisogna tener presente che è usata in generale per indicare i prodotti distillati in Scozia e in Canada. Quando invece si incontra la parola whiskey bisogna pensare ai distillati provenienti dall’Irlanda e dagli Stati Uniti. Il whisky distillato in Canada è detto anche Canadian Whisky, a differenza di quello prodotto in Alaska o ai confini canadesi, che viene chiamato Rye perché l’ingrediente principale è la segale.

SANTO DEL GIORNO Sant’Ilario di Poitiers. Pieno di riverenza per la verità, era pronto a tutto quando si trattava di prenderne la difesa. E per aver difeso strenuamente la fede cattolica, fu relegato per quattro anni nella Frigia. Tra gli altri miracoli, vi risuscitò un morto. Il Sommo Pontefice Pio IX lo dichiarò e confermò dottore della Chiesa universale. Ilario deriva dal latino Hilaris e significa “allegro”, “lieto”.

ACCADDE OGGI27 a.C. – l’Impero Romano è diviso in province imperiali e province proconsolari; 532 – Scoppia a Costantinopoli, contro l’imperatore Giustiniano, la rivolta della Nika, che terminerà il 18 gennaio; 888 – Oddone, conte di Parigi, diventa re dei Franchi; 1099 – Raimondo di Tolosa comincia una Crociata e si dirige verso Gerusalemme; 1610 – Galileo Galilei scopre Ganimede, uno dei satelliti artificiali di Giove; 1854 – La fisarmonica viene brevettata da Anthony Faas; 1898 – Émile Zola pubblica il “J’accuse” in difesa di Alfred Dreyfus; 1910 – Nasce la Nazionale di calcio dell’Italia; 1915 – Terremoto della Marsica: 30.519 vittime fra Avezzano, Sora e tutto il territorio della Marsica; 1928 – Si incomincia a costruire la Linea Maginot; 1930 – Viene pubblicata la prima striscia di “Topolino”; 1941 – Muore James Joyce: tra i massimi scrittori del Novecento, con la sua rivoluzione stilistica ha aperto la strada al modernismo letterario; 1942 – Henry Ford brevetta un’automobile di plastica che pesa il 30% in meno di un’auto normale; 1953 – Il Maresciallo Tito diventa presidente della Jugoslavia; 1964 – Karol Wojtyla diventa vescovo di Cracovia; 1970 – Nasce Marco Pantani, il pirata del ciclismo italiano; 1994 – Le dimissioni del presidente del Consiglio, Carlo Azeglio Ciampi; 1998 – Alfredo Ormando si dà fuoco a Roma; 1999 – Michael Jordan dei Chicago Bulls annuncia il suo secondo ritiro dalla pallacanestro; 2001 – Un terremoto di magnitudo 7,6 della scala Richter colpisce El Salvador. 944 morti; 2012 – La nave da crociera Costa Concordia urta degli scogli a 500 metri dal porto dell’Isola del Giglio, provocando una falla di 70 metri nello scafo e causando 32 morti, 80 feriti e 2 dispersi, e la conseguente evacuazione totale delle 4229 persone a bordo della nave, tra equipaggio e passeggeri; 2019 – Viene pugnalato il sindaco di Danzica, Paweł Adamowicz, che morirà il giorno seguente per le ferite riportate.

PROVERBIO – La neve di gennaio diventa sale, e quella d’aprile farina.

AFORISMA – Spesso si lascia in pace chi ha appiccato l’incendio e si castiga chi ha dato l’allarme (Nicolas de Chamfort).

RICETTA DEL WEEKENDOrecchiette alle cime di rapa. Ingredienti: 400 g di orecchiette (per farle in casa, 240 di farina tipo 00, 160 g di farina tipo 0, sale e acqua q.b., peperoncino facoltativo), 1 acciuga sotto sale, 300 g di cime di rapa, 1 spicchio di aglio, 40 g di pecorino grattugiato, 50 ml di olio extravergine d’oliva, sale, 2 peperoncini rossi. Preparazione: per preparare le orecchiette casalinghe, setacciare le farine sulla spianatoia formando una fontana bucata al centro. Unire un pizzico di sale e un po’ d’acqua, quindi cominciare a impastare, aggiungendo tanta acqua a filo quanta ne basta a ottenere un impasto liscio ed elastico. Dividere la pasta in cilindri larghi un dito e tagliarli a tocchetti lunghi 1,5 centimetri. Sulla spianatoia infarinata, schiacciare con il pollice ogni pezzetto di pasta in modo da formare i tipici dischetti concavi al centro. Mettere le orecchiette su un vassoio infarinato e asciugare per qualche ora prima di cuocerle. Lavare bene le cime di rapa e sbollentare per 10 minuti in acqua leggermente salata. Scolare la verdura con una schiumarola senza buttare l’acqua di cottura. Dissalare l’acciuga e rosolarla in un tegame capiente con l’olio, l’aglio schiacciato e i peperoncini. Quando l’acciuga si è sciolta, aggiungere le cime di rapa triturate e aggiustare di sale. Mentre il condimento si insaporisce, lessare le orecchiette nell’acqua delle cime di rapa, scolarle al dente e unirle al condimento, far saltare qualche minuto a fiamma vivace, poi spolverizzare con il pecorino. Mescolare e servire subito in tavola. Unire del peperoncino se lo si desidera.

CONSIGLIO – Un modo alternativo di cucinare le orecchiette? Un consiglio fresco, anzi freschissimo per condirle, è quello di accostarle al tonno, pomodorini, rucola e un filo di olio extravergine d’oliva.