Almanacco del 22 settembre

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Sogni di andare a Disneyland Paris? Ecco il nostro consiglio

Jacopo Robusti, conosciuto come il Tintoretto, nacque nel 1518 a Venezia. Lo pseudonimo dell’artista deriva dalla professione di tintore di tessuti di seta svolta dal padre Giovanni Battista. E proprio nella bottega del padre, il giovane Jacopo cominciò ad appassionarsi ai colori e al disegno. Nel 1530, favorendo l’inclinazione del figlio, Giovanni Battista riuscì a inserirlo all’interno della bottega di Tiziano, che in quel periodo era pittore ufficiale della Repubblica di Venezia. Morì il 31 maggio 1594 a causa di una febbre.
Lo stile fu influenzato dai grandi predecessori della scuola veneta come Tiziano e Giorgione e dagli esponenti della scuola tosco-romana, soprattutto Giulio Romano ma anche Michelangelo e Raffaello. Dei primi, fece propria la vivacità e l’intensità cromatica oltre che l’utilizzo in chiave drammatica di luci e ombre; dei secondi, conosciuti attraverso le stampe e un soggiorno a Mantova, la rilevanza del disegno.
Secondo la biografia di Jacopo Tintoretto, suo maestro fu Tiziano, che lo accolse nella sua bottega nel 1530 per poi cacciarlo visto il suo precoce talento. Un altro maestro di Tintoretto fu Bonifacio de’ Pitati, detto Bonifacio Veronese. Con quest’ultimo, collaborò per ultimare i decori di Palazzo dei Camerlenghi.
Tra le opere più famose si ricordano San Marco libera uno schiavo, conosciuto anche come Il miracolo dello schiavo, realizzato nel 1548 per la Scuola Grande di San Marco e attualmente esposto alle Gallerie dell’Accademia a Venezia. Per lo stesso edificio, Tintoretto realizzò anche San Marco salva un saracenoTrafugamento del corpo di san Marco (entrambe esposte sempre alle Gallerie dell’Accademia) e Ritrovamento del corpo di san Marco (oggi nella Pinacoteca di Brera a Milano). Questo fu il quadro che decretò il primo successo del pittore, grazie anche al riscontro positivo generato in Pietro Aretino. Dal 1552 al 1556 Tintoretto realizzò tre tele per la chiesa di Santa Maria dell’Orto: la Presentazione della Vergine al Tempio, l’Apparizione della croce a San Pietro e la Decollazione di san Paolo. Tra il 1562 e il 1564 l’artista tornò a collaborare con la chiesa occupandosi di altre sette tele: il Giudizio universale, L’adorazione del vitello d’oro, La visione della Croce a San Pietro e le quattro Virtù Cardinali della Giustizia, Temperanza, Prudenza e Fortezza. Del 1557 è Susanna e i vecchioni, oggi al Kunsthistorisches Museum di Vienna. Tra il 1488 e il 1892 Tintoretto dipinse per la Sala del Maggior Consiglio del Palazzo Ducale di Venezia Il Paradiso, un’imponente opera che, con i suoi 7,45×24,65 metri, rappresenta la tela più grande al mondo. Il lavoro fu portato a termine con l’aiuto dei numerosi collaboratori attivi nella bottega del Tintoretto e, in particolare, per mano del figlio Domenico. Del periodo compreso tra il 1592 e il 1594 è, infine, L’ultima cena – tela conservata nella Basilica di San Giorgio Maggiore a Venezia.

SANTO DEL GIORNO – Oggi si venera San Maurizio. Nell’antica Agauno, nel territorio dell’odierna Svizzera, si commemorano i santi martiri Maurizio, Esuperio, Candido, soldati, che, come riferisce sant’Eucherio di Lione, furono uccisi per Cristo sotto l’imperatore Massimiano, adornando la Chiesa, insieme ai compagni della Legione Tebea e al veterano Vittore, con la loro gloriosa passione. Nella Valesia, presso Agauno, l’imperatore dispose che tutti i soldati assistessero ai sacrifici contro contadini, pastori e nomadi e giurassero di far strage di tutti i Cristiani. Maurizio e i suoi legionari si rifiutarono, disposti a morire anziché offendere Dio. Massimiano allora ordinò che la legione fosse decimata; e udendo che gli altri erano rimasti fermi nel loro proposito, ne ordinò una seconda. Ma quegli eroi intrepidi, invidiando la morte dei loro compagni su cui era caduta la sorte, mandarono all’imperatore questa protesta: “Signore, noi siamo vostri soldati, ma nello stesso tempo servi di Dio e gloriandoci di questo, ne facciamo una spontanea confessione. A voi dobbiamo il servizio militare, a Dio l’innocenza; da voi riceviamo lo stipendio, da Dio abbiamo ricevuto la vita. Non possiamo dunque ubbidirvi offendendo Dio, Creatore e Padrone nostro e vostro, ancorché ricusiate di riconoscerlo per tale. Vi offriamo le nostre persone contro qualsivoglia nemico, ma non contro innocenti. Voi ci comandate di perseguitare i Cristiani; eccoci qui: noi siamo cristiani e confessiamo Iddio Padre, autore di tutte le cose, e Gesù Cristo, suo Figliuolo. Abbiamo le armi in mano, ma non faremo resistenza, perché amiamo più morire innocenti, che vivere colpevoli”.
San Maurizio è il protettore di alpini, guardie svizzere, militari, tintori.
Variante di Mauro, dal greco mauròs, “scuro”, l’aggettivo Maurizio venne poi usato per indicare gli abitanti dell’Africa Settentrionale. Diffuso in epoca romana tarda.

ACCADDE OGGI1792 – Primo giorno (1° Vendemmiaio Anno I) del calendario rivoluzionario francese e instaurazione della repubblica; 1888 – Viene pubblicata per la prima volta la rivista National Geographic Magazine; 1907 – Il piroscafo Principessa Jolanda affonda durante il varo; 1914 – Un sommergibile tedesco affonda tre incrociatori della Royal Navy; 1965 – La guerra tra India e Pakistan per il Kashmir finisce dopo il cessate il fuoco richiesto dalle Nazioni Unite; 1975 – Sara Jane Moore cerca di assassinare il presidente statunitense Gerald Ford; 1980 – L’Iraq invade l’Iran; 1981 – In Francia, François Mitterrand inaugura ufficialmente il servizio TGV Parigi-Lione; 1985 – Il concerto del Farm Aid si svolge a Champaign (Illinois); 1993 – Un Tu-154 della Transair Georgian Airlines viene abbattuto da un missile sopra Sukhumi, Georgia; 1994 – La serie televisiva Friends fa il suo esordio televisivo negli Stati Uniti sulla NBC; 1996 – Lewon Ter-Petrosyan viene eletto presidente dell’Armenia; 1997 – Massacro di Bentalha in Algeria; oltre 200 abitanti uccisi; 2000 – Esce definitivamente di produzione la Fiat 126; 2023 – Muore Giorgio Napolitano, già Presidente della Repubblica Italiana.

PROVERBIO – A settembre pioggia e luna, è dei funghi la fortuna.

AFORISMA – Ci sono caratteri che per star bene devono far star male gli altri. (Alessandro Morandotti)

CONSIGLIO – Qual è il momento migliore per visitare Disneyland Paris se si vuole evitare la folla e sfruttare al meglio il biglietto? Certamente l’inverno dopo Capodanno: sarà il freddo, sarà la ripresa delle attività quotidiane, ma il flusso di gente è decisamente minore.