Significato e rituali della Domenica delle Palme
La palma è una delle specie vegetali più antiche al mondo. Sono molti, infatti, i resti fossili che risalgono all’era del Cretaceo e del Giurassico e, insieme all’ulivo, costituisce una costante durante il periodo della Settimana Santa, divenendo il simbolo della Pasqua. La sua sacralità risale a prima dell’avvento del Cristianesimo.
Nella mitologia greca era una pianta solare, in quanto sacra ad Apollo: si tramanda che Latona, giunta a Delo, partorì il dio della luce appoggiandosi ai tronchi di due palme. Nella mitologica fondazione di Roma, essa è legata al sogno premonitore di Rea Silva che vide due palme di smisurata grandezza ergersi fino al cielo, presagio della nascita di Romolo e Remo. Nell’iconografia mitologica vi sono raffigurazioni di Eros e Antero, suo fratello, mentre si scambiano un ramo di palma, simbolo di amicizia. Anche la dea della vittoria, Nike, è raffigurata con una palma e una corona di alloro, così come la vediamo incisa sulle medaglie olimpiche. Nella cultura greca la palma è accostata alla fenice, in greco phoinix, traduzione del sostantivo fenicio tamar, cioè “palma”.
Nel calendario liturgico la Domenica delle Palme celebra l’ingresso di Gesù a Gerusalemme, accolto dalla folla che agitava rami di palme, come leggiamo dal vangelo di Giovanni 12,13-15: “Gesù andava a Gerusalemme incontro e oggi, questa celebrazione, segna l’inizio della Settimana Santa, durante la quale si rievocano gli ultimi giorni della vita terrena di Cristo e vengono celebrate la sua Passione, Morte e Risurrezione”.
Oggi, la liturgia della Domenica delle Palme si svolge iniziando da un luogo adatto al di fuori della chiesa; i fedeli si radunano e il sacerdote benedice i rami di ulivo o di palma che dopo la lettura di un brano evangelico vengono distribuiti ai fedeli. Quindi si dà inizio alla processione fin dentro la chiesa. Al termine della messa, i fedeli portano a casa i rametti di ulivo benedetti, conservati quali simbolo di pace, scambiandone parte con parenti e amici. Si usa in molte regioni, che il capofamiglia utilizzi un rametto, intinto nell’acqua benedetta durante la veglia pasquale, per benedire la tavola imbandita nel giorno di Pasqua.
SANTO DEL GIORNO – Oggi si commemora San Turibio. Benedetto XIV lo paragonò a san Carlo Borromeo e lo definì “instancabile messaggero d’amore”. Fondò il seminario di Lima, fece pubblicare un catechismo in lingua quéchua e raccomandò ai parroci di preoccuparsi perché le case degli indios avessero tavole per mangiare e letti per dormire. Turibio scrisse anche un Libro de las visitas che rivelava una mente pianificatrice di ampie vedute. Perfino le note più brevi testimoniano l’ardente amore del padre per i figli. Sfinito dai viaggi e dagli altri impegni del governo pastorale Turibio morì nel 1606.
Turibio riprende il cognomen romano Turibius, di origine e significato ignoti; si tratta probabilmente di una forma latinizzata di qualche nome iberico locale. Alcune fonti propongono una derivazione greca Thorybios, “rumoroso”, “turbolento”. La sua diffusione è scarsissima.
ACCADDE OGGI – 752 – Viene proclamato papa Stefano (II), che però subito si ammala e muore dopo quattro giorni, prima d’esser consacrato vescovo e incoronato. Ragione per cui non è computato nell’elenco dei papi; 1641 – Francia e Paesi Bassi si accordano sulla divisione dell’isola di Saint Martin; 1657 – Viene firmato il Trattato di Parigi tra Francia e Inghilterra per combattere insieme contro la Spagna; 1743 – Papa Benedetto XIV pubblica la lettera “Quemadmodum Preces”, sull’obbligo di recitare pubblicamente solo preghiere approvate dalla Santa Chiesa e sull’obbligo di pregare per i príncipi; 1848 – Il Regno di Sardegna dichiara guerra all’Impero austriaco: è l’inizio della prima guerra d’indipendenza del Risorgimento; 1849 – A Brescia comincia la rivolta antiaustriaca; 1857 – Installato il primo ascensore per persone; 1919 – Benito Mussolini fonda a Milano, in piazza San Sepolcro, i Fasci italiani di combattimento; 1921 – Alle 22:40 esplode una bomba al Teatro Kursaal Diana di Milano, causando 21 morti e 80 feriti; 1935 – Firma della costituzione del Commonwealth delle Filippine; 1937 – Guerra civile spagnola: si conclude la battaglia di Guadalajara con la vittoria dei repubblicani; 1945 – Nasce Franco Battiato, massimo interprete dell’avanguardia della musica italiana; 1956 – Il Pakistan proclama la repubblica, diventando la prima repubblica islamica. Resta però all’interno del Commonwealth; 1965 – La NASA lancia Gemini 3, il primo velivolo spaziale USA in grado di trasportare due persone. L’equipaggio è formato da Gus Grissom e John W. Young; 1983 – USA: Il presidente Ronald Reagan propone lo studio di un sistema di difesa atto ad intercettare missili nemici. Il piano viene rinominato dalla stampa “Star Wars” (o “Guerre stellari”); 1987 – Viene trasmessa negli Stati Uniti d’America la prima puntata della soap-opera “Beautiful”; 1994 – A Tijuana, Messico, il candidato alle elezioni presidenziali Luis Donaldo Colosio viene assassinato. L’uccisore, Mario Aburto Martínez, arrestato il medesimo giorno, confessa il crimine; 2001 – La stazione spaziale Mir viene fatta precipitare sulla Terra; 2003 – Slovenia: si svolge il referendum per l’adesione all’Unione europea e alla NATO. Quasi il 90% dei votanti vota a favore dell’UE e circa il 66% a favore della NATO; 2013 – Papa Francesco incontra il Papa Emerito Benedetto XVI a Castel Gandolfo (Roma); 2019 – Le milizie curde conquistano in Siria l’ultima roccaforte dell’ISIS, determinando la sconfitta dello Stato Islamico
PROVERBIO – Quando marzo marzeggia, april campeggia.
AFORISMA – Arriva il momento nella vita in cui ritorni a essere la tua priorità. E ricominci a vivere. (Marilyn Monroe)
RICETTA DEL WEEKEND – Uovo di Pasqua – Ingredienti: 500 g di cioccolato. Preparazione: far sciogliere a bagnomaria il cioccolato tagliato a pezzetti, poi toglierlo dal fuoco e farlo raffreddare per 10 minuti circa. Meglio ancora, temperare il cioccolato. Con il pennello da cucina, iniziare a stendere il primo strato di cioccolato sugli stampi. Mettere le due mezze uova in frigo per un paio di ore. Togliere dal frigo e premere delicatamente dietro i due mezzi stampi per far uscire il cioccolato senza romperlo. Preparare la sorpresa da mettere nell’uovo prima di chiuderlo, posta in una bustina alimentare. Per chiudere l’uovo, spennellare del cioccolato su uno dei bordi dell’uovo di cioccolato: fungerà da colla. Poggiare l’altra mezza parte di uovo e cercare di far aderire il più possibile le due metà. Confezionare a piacere.
CONSIGLIO – I ramoscelli di ulivo benedetti meritano un posto speciale nella nostra casa, come promemoria dell’amore di Cristo, del suo sacrificio per noi. In alternativa, si può decidere di bruciarli i rami di ulivo, o di seppellirli.
Giornalista