Almanacco del 27 maggio

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Dietro alla fiaba di Hänsel e Gretel sembra esserci una storia vera. Scopritene di più!

C’erano una volta Hänsel e Gretel, due fratellini che furono abbandonati nel bosco dai genitori e che proprio lì trovarono la loro fortuna/sfortuna: una bella casetta di marzapane, decorata di panna, cioccolato e ghiottonerie varie. Cominciarono a mangiarla, finché non comparve sulla porta la vecchietta che vi abitava. Li ospitò e poi rinchiuse in una gabbia Hänsel per farlo ingrassare e poi mangiarlo. Gretel, invece, divenne la sua piccola domestica. In seguito, i due fratellini, seguendo la loro intelligenza e astuzia, misero nel forno la strega e si appropriarono di tutti i suoi averi, rendendo ricchi i loro genitori.
Secondo alcune scoperte di un professore di scuola media, Georg Ossegg, la strega della fiaba di Hänsel e Gretel è un personaggio realmente esistito. Il suo nome era Katharina Schraderin, nata ad Harz, in Germania, nel 1618, figlia di un pasticciere di Wernigerode. Sembra sia stata una cuoca e pasticcera di focacce e pan pepato fino a quando, nel 1647, si rifugiò in una casetta nei boschi dell’Engelsberg. Tutto ciò è documentato dai registri parrocchiali, protocolli e atti che il professor Georg Ossegg ha raccolto nei primi anni di quest’ultimo dopoguerra. Ossegg scoprì che, presso Aschaffenburg, esisteva un bosco, che prende nome dal villaggio dello Spessart, e che la gente del luogo chiama “il bosco della strega”; si convinse che proprio lì era vissuta la strega della fiaba, e si mise alla ricerca dei resti della “casa delle focacce”, dove sarebbe vissuta e uccisa  la strega della fiaba. Trovò le fondamenta di pietra di una casetta d’argilla, e accanto a essa i resti di quattro forni, in uno dei quali fu rinvenuto lo scheletro di un corpo carbonizzato che risultò essere di una donna, sui trentacinque anni. Fu ritrovata anche una cassettina di ferro con i resti di una focaccia, attrezzi da pasticceria e un foglietto con una ricetta scritta a mano: era la ricetta del pan pepato di Norimberga, e s’indicava l’uso del bicarbonato d’ammonio. I resti potevano esser fatti risalire al XVII secolo, nel quale visse la pasticciera di Wernigerode.
Nel settembre 1962, Ossegg trovò, nell’archivio comunale di Wernigerode, un documento datato 1651, con su scritto: “Maximamente authentica et sommamente accurata descrizione de lo interrogatorio con terribilissimo suplicio della Katharina Schraderin nomata la Strega Pastizzera”. Era l’interrogatorio che nel 1647, a Gelnhausen, Katharina aveva subito davanti ai giudici, accusata di stregoneria. La descrizione del processo ricalca fedelmente le pratiche della strega della fiaba impersonata dalla pasticcera Katharina. La figura della strega nel bosco è aderente alla descrizione dei Fratelli Grimm, da far sospettare che i giudici non fossero a conoscenza di fatti provati e testimoniati, ma di una fiaba popolare e che da questa fossero influenzati. 
In base a leggende popolari e non documentate, Ossegg ritiene che si tratterebbe di due fratelli, Häns e Greta Mettler, che negli anni del processo a Katharina avevano 37 e 34 anni. Häns era pasticciere, ed era colui che prima cercò di sposare Katharina, poi, respinto, la denunciò per stregoneria. Dopo il processo e la liberazione di Katharina, Häns e la sorella avrebbero ucciso la pasticciera per impossessarsi della ricetta col bicarbonato di ammonio. Secondo lo studioso Traxler, la favola di Hänsel e Gretel sarebbe il risultato di un paio di casi criminologici, di un documento giudiziario e di ricordi popolari.  

SANTO DEL GIORNO – Oggi è Sant’Agostino di Canterbury. Vescovo e confessore, mandato con altri a Canterbury, in Inghilterra, dal beato Gregorio Papa, predicò agli inglesi il santo Vangelo di Cristo e lì, glorioso per virtù e per miracoli, si riposò nel Signore.
Agostino è un nome che ha origine come diminutivo del latino Augustus, o come nome che indica relazione con Augusto, che per i romani significava “consacrato agli auguri” cioè ai sacerdoti che dovevano interpretare la volontà divina.

ACCADDE OGGI 1234 – Luigi IX di Francia sposa Margherita di Provenza; 1703 – Lo zar Pietro I di Russia fonda la città di San Pietroburgo; 1797 – Il rivoluzionario e giornalista francese Babeuf viene ghigliottinato a Vendôme per la congiura degli Eguali; 1860 – Ha inizio l’Insurrezione di Palermo che porterà alla conquista della città da parte della Spedizione dei Mille; 1883 – Alessandro III viene incoronato zar di Russia; 1907 – A San Francisco, in California, scoppia un’epidemia di peste bubbonica; 1919 – L’idrovolante NC-4, proveniente dalle isole Azzorre, arriva a Lisbona, completando la prima traversata atlantica con scalo intermedio. L’aereo proseguirà poi per Plymouth in Inghilterra, ultima tappa del viaggio; 1927 – La Ford inizia a convertire la fabbrica per produrre la nuova Model A; 1930 – Lo statunitense Richard Drew inventa il nastro adesivo; 1939 – Esce negli USA Detective Comics#27, fumetto che vede la prima apparizione di Batman, personaggio creato da Bob Kane e Bill Finger; 1964 – L’Inter alza la sua prima Coppa dei Campioni; 1977 – Il gruppo punk britannico Sex Pistols pubblica il 45 giri “God Save the Queen” che vende circa 150mila copie in una settimana nonostante il boicottaggio delle principali radio nazionali e di numerosi negozi di dischi; 1993 – Attentato dinamitardo di origine mafiosa in via dei Georgofili a Firenze; 1996 – Prima guerra cecena: il presidente russo Boris Nikolaevič El’cin si incontra per la prima volta con i ribelli ceceni e negozia un cessate il fuoco; 1999 – Il Tribunale internazionale dei crimini di guerra dell’Aia, incrimina il serbo Slobodan Milošević e altre quattro persone per crimini di guerra e crimini contro l’umanità commessi nel Kosovo; 2006 – Un terribile terremoto a Giava, con epicentro nella cittadina di Yogyakarta, miete 5.700 vittime e lascia 200.000 persone senza tetto; 2023 – Il Paris Saint-Germain Football Club pareggia in trasferta a Strasburgo 1-1 contro lo Racing Club de Strasbourg Alsace e vince l’11º titolo nazionale ed è record

PROVERBIO – Tanto è il troppo quanto il troppo poco.

AFORISMA – L’arte di vincere la si impara nelle sconfitte (Simon Bolivar)

CONSIGLIO – Non solo in spiaggia: non dimenticare di mettere una protezione contro le scottature del sole anche quando esci a braccia e gambe scoperte. Il sole non fa sconti a nessuno!









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