Almanacco del 30 dicembre

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In vista del nuovo anno, la ricetta della zuppa di lenticchie con patate

Si dice “inerente a” o “inerente il”? Inerente, attinente o afferente reggono un complemento oggetto o un complemento indiretto? La parola all’Accademia della Crusca: “Inerente (parola del linguaggio burocratico che vuol dire ‘che appartiene’, ‘che riguarda’) è il participio presente del verbo inerire, che è intransitivo, e richiede la preposizione a: «gli obblighi inerenti al decreto», non «gli obblighi inerenti il decreto». Come nel caso di afferente e di attinente, la tendenza a eliminare la dopo inerente è dovuta, con tutta probabilità, al modello di altri participi tipici del linguaggio burocratico che, legittimamente, non reggono la preposizione a, come facenteledenteimplicante: (funzionario facente funzione, norme ledenti gli interessi, decreto implicante le norme, ecc.).» Nessun dubbio, dunque: cerchiamo di tenerlo a mente e di non sbagliare più!

SANTO DEL GIORNO – Oggi di commemora Sant’Eugenio di Milano. A lui venne attribuito il merito di aver difeso, durante un concilio a Roma, il rito ambrosiano, contro i tentativi di abolirlo fatti da papa Adriano I e dallo stesso Carlo Magno. Per dirimere la questione i padri riuniti in concilio decisero di posare sull’altare della basilica di San Pietro i due messali romano e ambrosiano, dopo le porte della basilica furono chiuse e sorvegliate, e tutti pregarono e digiunarono per tre giorni. Quando furono riaperte le porte della basilica, i due messali erano ancora chiusi, ma miracolosamente si spalancarono tutti e due, ciò fu interpretato come un segno del Cielo che ambedue i riti avevano pari dignità. Eugenio, in greco eughénios, latinizzato in eugenius, significa “nobile”, “ben nato”, “di buona stirpe”. La sua diffusione è dovuta sia al suo significato beneaugurante, che al proliferare di santi e sante omonime.

ACCADDE OGGI1230 – Miracolo dell’apparizione del sangue di Cristo nella chiesa di Sant’Ambrogio a Firenze; 1903 – L’incendio del teatro Iroquois di Chicago provoca 600 morti; 1922 – Viene costituita l’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (URSS); 1924 – Edwin Hubble annuncia che gran parte delle nebulose, prima osservate con telescopi meno potenti, non facevano parte della nostra galassia come si credeva, ma erano esse stesse galassie, fuori dalla nostra Via Lattea; 1927 – La linea Ginza, la più vecchia linea metropolitana dell’Asia, apre a Tokyo; 1944 – Re Giorgio II di Grecia dichiara una reggenza, lasciando il trono vacante; 1946 – Nasce Patti Smith, sacerdotessa maudit (“maledetta”) del rock, artista simbolo del ventennio Settanta e Ottanta; 1953 – Il primo televisore a colori viene messo in vendita al prezzo di circa 1.175 dollari; 1968 – Frank Sinatra incide “My Way”; 1972 – Guerra del Vietnam: gli Stati Uniti interrompono i pesanti bombardamenti del Vietnam del Nord; 1987 – Papa Giovanni Paolo II pubblica la lettera enciclica “Sollicitudo Rei Socialis”, nel ventesimo anniversario della Populorum progressio di papa Paolo VI; 1993 – Israele e il Vaticano stabiliscono relazioni diplomatiche; 1996 – I tagli al bilancio proposti da Benjamin Netanyahu innescano la protesta di 250mila lavoratori che bloccano tutti i servizi di Israele; 2004 – Argentina: 175 morti e oltre 800 feriti nell’incendio in una discoteca di Buenos Aires. Causa del rogo il lancio di un petardo; 2006 – L’ex-dittatore dell’Iraq Saddam Hussein viene giustiziato mediante impiccagione; 2012 – Muore Rita Levi-Montalcini: nata a Torino, è stata una delle menti più eccelse e illustri che la ricerca italiana abbia conosciuto.

PROVERBIO – Dicembre vezzoso, anno capriccioso.

AFORISMA – Chi gode di sentirsi esaltare con parole adulatrici, ne porta poi la pena con tardo pentimento e con vergogna (Fedro).

RICETTA DEL WEEKENDZuppa di lenticchie e patate. Ingredienti: lenticchie 250 g, patate 600 g, 2 carote, 1 cipolla piccola, 1 costa di sedano, 3 chiodi di garofano, 1 cucchiaio di concentrato di pomodoro, olio extravergine d’oliva, sale e rosmarino q.b.. Preparazione: tagliare a dadi le patate dopo averle pelate e a pezzetti la cipolla, le carote e il sedano dopo averli mondati. Trasferire gli ortaggi in una casseruola e aggiungere un filo d’olio. Unire le lenticchie ben sciacquate e scolate. Versare abbondante acqua calda. Trasferire gli aghi di rosmarino e i chiodi di garofano in un infusore da tè e inserirlo nella casseruola. Aggiungere il concentrato di pomodoro e un cucchiaino di sale. Mescolare e far cuocere la zuppa per 30-40 minuti. Se necessario, aggiungere altra acqua calda durante la cottura. Trascorso il tempo di cottura, spegnere il fuoco e lasciar riposare la zuppa per una decina minuti, quindi servire.

CONSIGLIO – Secondo la leggenda, le lenticchie, se consumate nella notte di San Silvestro, contribuirebbero a portare fortuna, prosperità e denaro in vista dei successivi dodici mesi. Una credenza già diffusa in epoca romana, quando era solito donare ad amici e familiari una borsa piena di lenticchie come augurio di buona sorte.