Accadde oggi: Lady Diana Spencer muore in un tragico incidente stradale nel tunnel di Pont de l’Alma. Con lei anche il compagno Dodi Al-Fayed
Usciti dall’Hotel Ritz di Parigi, in Place Vendôme, Diana Spencer, ormai separata dal principe Carlo d’Inghilterra, e il compagno Dodi Al-Fayed, figlio del milionario egiziano ed ex proprietario dei magazzini Harrods, si allontanarono sulla Mercedes S280, cercando di seminare i fotografi. Appena trascorsa la mezzanotte, imboccarono a velocità sostenuta il tunnel sotto il Pont de l’Alma: un urto sul muro destro e poi la fine della corsa contro il tredicesimo pilone del ponte. Lo schianto fu fatale per Al-Fayed e l’autista Henri Pau che morirono sul colpo; Diana, ancora in vita, venne trasportata al vicino ospedale di Pitiè-Salpêtrière, dove per le gravi lesioni interne spirò due ore dopo. Unico superstite fu Trevor Rees-Jones, guardia del corpo di Diana.
Sei giorni dopo, il 6 settembre, a Londra si svolsero i funerali secondo il protocollo reale, in mezzo a un fiume umano di circa 3 milioni di persone. Un evento senza precedenti, trasmesso dalle tv di tutto il mondo, nel corso del quale Elton John eseguì una versione modificata della celebre Candle in the Wind.
Neanche la morte riuscì a offuscare il mito di Lady D, la principessa amata dalla gente e impegnata in numerose attività solidali, in primis per i malati di Aids.
Sulle cause dell’incidente si avanzano le più disparate tesi complottistiche, che si scontrano con la verità dei fatti emersi dalle indagini. L’autista della Mercedes aveva nel sangue oltre 1,7 millilitri di alcol per litro, tre volte più della soglia tollerabile. Si è scoperto che prima di mettersi alla guida, l’uomo abbia consumato quattro cognac associati a farmaci antidepressivi. Inoltre, secondo diversi periti, lui, Diana e Dodi avrebbero avuto maggiori chance di salvarsi, se avessero indossato le cinture di sicurezza. L’unico che le aveva allacciate, la guardia del corpo, è stato infatti l’unico superstite.
La tesi del complotto non tramonta comunque, e buona parte dei britannici è convinto che non si sia trattato di un incidente.
SANTO DEL GIORNO – Oggi è San Raimondo Nonnato. Fu tra i primi compagni di san Pietro Nolasco nell’Ordine della Beata Maria Vergine della Mercede e si tramanda che abbia molto patito in nome di Cristo per la liberazione dei prigionieri.
Raimondo, nome tedesco, deriva dall’antico termine Ragimund, composto da ragin, “divino”, e mund, “protezione”, significante “protezione divina”. Molto diffuso in epoca medioevale, è ancora presente in tutta Italia.
ACCADDE OGGI – 1920 – Il primo giornale radio viene trasmesso da Detroit, in Michigan; 1943 – Primo dei bombardamenti di Pescara; 1957 – La Malaysia ottiene l’indipendenza dal Regno Unito; 1958 – A Reims, Ercole Baldini vince il Campionato del mondo di ciclismo su strada; 1978 – I fondatori dell’Esercito di Liberazione Simbionese: William ed Emily Harris, vengono ritenuti colpevoli di aver rapito nel 1974 Patricia Hearst, erede di un impero editoriale; 1991 – Il Kirghizistan dichiara l’indipendenza dall’Unione Sovietica; 1994 – L’IRA dichiara la “completa cessazione di tutte le operazioni militari”, annuncio di pace rivelatosi poi non rispettato, con il riaprirsi del conflitto il 9 febbraio 1996; 1997 – Diana, principessa del Galles, muore in un incidente stradale a Parigi.
PROVERBIO – Agosto annunzia l’inverno.
AFORISMA – Il meglio della vita si passa a dire “È troppo presto”, poi “È troppo tardi”. (Gustave Flaubert)
RICETTA DEL WEEKEND – Zuppa di farro.
Ingredienti: farro perlato 300 g, 1 costa di sedano, 1 scalogno,, 3 patate medie, 1 rametto di rosmarino, 1 rametto di timo, olio extravergine d’oliva e sale q.b., 1 l e 1/2 di brodo vegetale.
Preparazione: in una pentola, versare un filo di olio extravergine d’oliva, unire la cipolla tagliata finemente, il sedano a piccoli cubetti e la carota, pelata e ridotta a dadini; quindi mettere sul fuoco e far rosolare per 5 minuti. Unire le patate, pelate e tagliate a cubetti e cuocere per altri 5 minuti. Versare il pomodoro pelato, tagliato a pezzettoni e far insaporire per 2 minuti. Lavare il farro sotto l’acqua corrente fredda e scolarlo per bene con un colino. Versarlo in pentola e coprirlo con brodo caldo. Insaporire con un rametto di rosmarino e uno di timo, mescolare e cuocere per 30 minuti a fiamma dolce. Quando il farro è cotto e il brodo ritirato, la zuppa di farro è pronta. Condire con un pizzico di sale. Impiattare e servire con un filo di olio extravergine d’oliva crudo e una macinata di pepe. La zuppa di farro si conserva in frigo per 2-3 giorni in un contenitore ermetico per alimenti.
CONSIGLIO – Per la tua zuppa di farro, oltre a carote e patate, puoi aggiungere altre verdure a seconda della stagione: zucchine e spinaci in primavera, mentre broccoli, zucca, porri e bietole in autunno e in inverno, per fare il pieno di fibre, vitamine e sali minerali.
Giornalista