Almanacco del 9 febbraio

postato in: Almanacco del giorno | 0
Condividi articolo

Inverno, la bellissima poesia di Umberto Saba

È notte, inverno rovinoso. Un poco
sollevi le tendine, e guardi. Vibrano
i tuoi capelli selvaggi, la gioia
ti dilata improvvisa l’occhio nero;
che quello che hai veduto – era un’immagine
della fine del mondo – ti conforta
l’intimo cuore, lo fa caldo e pago.
Un uomo si avventura per un lago
di ghiaccio, sotto una lampada storta.
Umberto Saba raccontò che, per scrivere questa poesia, prese ispirazione da a un lungo inverno a Trieste che gli apparve come “la fine del mondo”. La protagonista della lirica Inverno è una donna che affacciata alla finestra osserva una notte gelida e spettrale in cui la città appare domata dal ghiaccio. La donna si sente confortata dal tepore domestico mentre guarda all’effetto, descritto come “rovinoso”, dell’inverno sulle strade. L’inverno che la donna osserva, da spettatrice esterna, riflette in lei una furiosa inquietudine: la gioia, i capelli selvaggi, l’occhio dilatato. Lontano un uomo si avventura con cautela su un lago ghiacciato, che minaccia di cedere da un momento all’altro sotto il suo peso, facendosi guidare da una lampada storta. La poesia di Saba si basa su parole dalla forte carica espressiva che riflettono il contrasto tra l’interno e l’esterno, tra la protezione intima della casa e il pericolo rappresentato dal mondo fuori che si fa emblema e rappresentazione di un’apocalissi imminente.

SANTO DEL GIORNO Santa Apollonia vergine e martire. Ad Alessandria il natale di sant’Apollonia, vergine e martire, alla quale i persecutori, sotto Decio, prima estrassero tutti i denti, poi, innalzato e acceso un rogo, minacciarono di bruciarla viva, se non avesse pronunciato con loro empie parole. Ma lei, avendo riflettuto un poco tra sé, si svincolò improvvisamente dalle mani di quegli empi, e accesa internamente da più grande ardore di Spirito Santo, si gettò nel fuoco, che le avevano preparato, così spontaneamente, che gli autori stessi di quella crudeltà rimasero sbigottiti, come si fosse trovata più pronta una donna alia morte che il persecutore alla pena.
Apollonia deriva dal nome greco Apollonìa, “dedicata al Dio Apollo”.

ACCADDE OGGI 474 – Zenone viene incoronato co-imperatore dell’impero bizantino; 1867 – Fondato il quotidiano “La Stampa”; 1881 – Muore Fëdor Michajlovič Dostoevskij, padre nobile della letteratura occidentale; 1942 – Negli Stati Uniti entra in vigore l’ora legale; 1955 – A Roma Luigi Einaudi inaugura la prima linea metropolitana italiana; 1964 – I Beatles debuttano al “The Ed Sullivan Show” con un’audience pari a 73 milioni di persone, segnando uno dei più grandi eventi televisivi della storia; 1965 – Guerra del Vietnam: le prime truppe combattenti degli Stati Uniti vengono inviate nel Vietnam del Sud; 1971 – Programma Apollo: l’Apollo 14 ritorna sulla Terra dopo essere atterrato sulla Luna; 1975 – La navetta spaziale sovietica Soyuz 17 rientra sulla Terra; 1991 – Gli elettori della Lituania votano a favore dell’indipendenza; 1994 – Viene annunciato il piano di pace per la Bosnia ed Erzegovina (il cosiddetto Piano Vance-Owen); 1996 – L’Irish Republican Army dichiara la fine del suo cessate il fuoco durato 18 mesi e fa esplodere una bomba a Canary Wharf (Londra); 2001 – Il sottomarino statunitense USS Greeneville colpisce e affonda accidentalmente la nave scuola giapponese Ehime-Maru’.

PROVERBIO – La neve di febbraio è come lo strutto di Carnevale.

AFORISMA – Ogni apprezzamento è il prodotto del livello di conoscenza di chi apprezza (A. Schopenhauer).

LETTURA DEL WEEKENDVentimila leghe sotto i mari di Jules Verne – Scritto nel 1870, il romanzo di Jules Verne, tra i più celebri dello scrittore francese, è stato ripreso nel corso del Novecento da innumerevoli adattamenti televisivi e cinematografici. Pensato come il primo volume di una trilogia, fin da subito il romanzo accese l’immaginazione dei contemporanei, per la straordinaria visione di un sottomarino in grado di esplorare il fondo dei mari. Una nave, difatti, l’Abraham Lincoln, viene incaricata di catturare un misterioso mostro marino. Nell’equipaggio spiccano il naturalista, professore Aronnax, il servo Conseil e il fiocinatore Ned Land. Travolti da un’ondata, i tre vengono raccolti proprio dal “mostro marino”, il Nautilus, guidato dal misterioso capitano Nemo, un uomo che rifugge il consesso civile, si schiera talvolta a sostegno degli oppressi e peraltro si sente un perseguitato. Insieme al capitano Nemo, avranno modo di percorrere in lungo e in largo gli oceani, alla riscoperta delle rovine dell’Atlantide perduta e lottando contro piovre gigantesche, fino al sorprendente finale.

RICETTA DEL WEEKEND Carciofi alla giudia – Ingredienti: 4 carciofi romani, 1/2 litro di olio extravergine di oliva, prezzemolo, menta e sale q.b.. Preparazione: pulire i carciofi eliminando il gambo e le foglie esterne più dure, poi lavarli, asciugarli e cercare di allargare il più possibile le foglie centrali, senza romperle. Tritare finemente il prezzemolo e la menta, amalgamare gli aromi con un pizzico di sale e inserire questo battuto all’interno dei carciofi, proprio tra le foglie allargate. Sistemare i carciofi in una piccola casseruola, in modo che stiano in piedi; versare sul fondo l’olio (il livello deve arrivare a circa metà carciofo) e mettere sul fuoco a fiamma vivace, tenendo il tegame scoperto. Appena le foglie si sono dorate, coprire con la pentola e proseguire la cottura, abbassando la fiamma per circa un quarto d’ora. A fine cottura, scolare i carciofi dal fondo, disporli su un piatto da portata e servirli in tavola ancora caldi.

CONSIGLIO – Lavare le mani e i piedi in acqua tiepida e sapone per ammorbidire i calli e i duroni e rimuovere più facilmente la pelle ispessita. Toglie la pelle in eccesso, senza tagliarla. Durante o dopo la doccia, sfrega il callo o il durone con la pietra pomice o un asciugamano per rimuovere il primo strato di pelle. I carciofi sono ottimi anche con un ripieno di salsiccia sbriciolata, uovo, pangrattato, prezzemolo, vino secco, burro e sale.