Si chiama Bonus Renzi e consiste in un contributo economico mensile, versato direttamente nelle buste paga di lavoratori dipendenti con specifiche caratteristiche reddituali. Attualmente, ammonta a 80 euro aggiuntivi da parte del datore di lavoro. Per ottenere il bonus è necessario che il richiedente rientri nelle soglie massime di reddito fissate per legge, aumentate a partire dall’1 gennaio di quest’anno. Chi ha un reddito tra 8.174 euro e 24.600 euro annui percepisce l’assegno di 80 euro per intero, cioè per tutti e dodici mesi. Chi possiede un reddito tra i 24.600 euro e i 26.000, invece, può godere del bonus per sei mesi, mentre si procede a una riduzione, in proporzione all’importo, per i redditi più alti. Possono richiederlo lavoratori indipendenti e assimilati, i soci di cooperative, i percettori di indennità di mobilità o cassa integrazione, i lavoratori a progetto, i dipendenti a tempo determinato, i lavoratori socialmente utili, i titolari di assegni di formazione professionale o borse di studio, i lavoratori disoccupati che percepiscono Naspi, i titolari di remunerazioni sacerdotali.
A partire da luglio, il bonus cambierà grazie alla riduzione del cuneo fiscale. Il bonus, quindi, sarà rimodulato sotto forma di detrazione fiscale. Continuerà a essere erogato direttamente in busta paga a coloro che non hanno un sostituto d’imposta, mentre per altri sarà trasformato in detrazione fiscale sulla busta paga. A quanto ammonteranno gli aumenti?
- aumento a 1oo euro per i redditi tra 8.200 e 24.600 euro;
- bonus di 100 euro estesi anche ai redditi fino a 28.000 euro con bonus in busta paga a luglio 2020, che arriverà a 1200 euro nel 2021;
- detrazione fiscale da 480 a 80 euro per i redditi tra 28.000 e 35.000 euro;
- detrazione fiscale da 80 euro fino ad azzeramento per i redditi superiori a 35.000 euro.
Giornalista