Chi sono le “sardine” anti-Salvini e l’ultima manifestazione a Firenze

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Ieri, 30 novembre alle 16:40, a Firenze migliaia di sardine sono scese in piazza della Repubblica. “Siamo 40mila”, ha esordito da un piccolo palco Mattia Santori. Una Piazza della Repubblica completamente piena, e così anche la città di Firenze del tutto intasata dal traffico. Forse è stata la manifestazione delle sardine più grande che ci sia stata, come detto dallo stesso Santori. “Facciamoci un applauso a tutti, che siamo in piazza per rispettare la Costituzione. Siamo qui uniti, tutti insieme, questa è nostra forza. Senza partiti o persone che ci comandano”, ha dichiarato Santori.

Il motivo di questa grande manifestazione è stata una risposta alla cena elettorale di Salvini al Tuscany Hall, dove in circa 1.200 erano gli ospiti attesi a tavola con il leader della Lega. Tra le sardine in piazza, persone di ogni età: bimbi sul passeggino o sulle spalle dei papà, studenti, lavoratori, pensionati, anziani. “È un’onda epocale, un movimento rivoluzionario”, ha proseguito Santori, facendo l’elenco delle piazze che hanno già visto l’invasione delle sardine e di quelle che saranno invase nei prossimi giorni. E come si ripete a ogni manifestazione, a un certo punto in piazza è stata intonata in coro Bella Ciao.

Ma cosa sono esattamente le sardine? Il movimento delle sardine è appena nato con un immediato successo registrato sin da subito, quando in piazza Maggiore a Bologna si sono raccolte 15mila persone, unite dal desiderio di contestare il leader della Lega Matteo Salvini: ha subito ottenuto l’attenzione dei media e suscitato anche diffidenza. Il promotore 32enne Mattia Santori, laureato in Scienze Politiche, è stato già accusato di essere un impostore, perché vicino ad ambienti politicizzati, in quanto collaboratore della rivista Energia, co-fondata dall’ex presidente del Consiglio Romano Prodi e diretta dal 1984 dall’ex ministro del governo Dini Alberto Clò, e il movimento è stato anche considerato privo di idee e soprattutto sprovvisto di un programma preciso, destinato a essere una meteora.

Il movimento di protesta anti Salvini sta cercando di porsi come argine al centrodestra nelle prossime elezioni regionali in programma in Emilia Romagna a fine gennaio. “Nessun insulto, nessun simbolo, nessun partito” ha assicutao il fondatore Mattia Santori. La sua idea è nata nel corso di una notte insonne insieme a tre amici: Roberto Morotti, 31 anni, ingegnere, Giulia Trappoloni, 30 anni, fisioterapista e Andrea Garreffa, 30 anni, guida turistica. Santori non poteva accettare che nella rossa Bologna la Lega di Matteo Salvini facesse campagna elettorale a sostegno della candidatura di Lucia Borgonzoni alla poltrona di presidente della regione Emilia Romagna in opposizione al presidente uscente, il piddino Stefano Bonaccini. Da qui l’idea che all’appuntamento leghista per il 14 novembre al Paladozza venisse contrapposta una sorta di manifestazione flash mob di piazza in funzione anti-Lega.

Il nome “sardine” è nato dall’idea di stare tutti stretti stretti come sardine in una scatola a dimostrazione che la piazza antileghista è forte e numerosa. “Nessuna bandiera. L’evento, creato su Facebook, aveva questo slogan: “Seimila sardine contro Salvini” dove si invitavano i bolognesi ad accorrere numerosi in piazza spiegando: “Il Paladozza ha una capienza massima di 5.570 persone. Non puoi andare oltre, per problemi di sicurezza e soprattutto di spazio. Ecco allora che vogliamo lanciare un flash-mob: abbiamo misurato che sul crescentone di Piazza Maggiore ci stanno fino a 6.000 persone”. E così il 14 novembre a Piazza Maggiore si è avuto un flash mob della società civile. La “rivoluzione ittica” ha avuto nell’immediato un grande successo e i quattro promotori hanno subito ben pensato di promuoversi come ponte per organizzare eventi analoghi in altre città d’Italia. E, infatti, dopo Bologna è stata la volta di Modena, e i prossimi eventi saranno a Firenze, Torino, Rimini e altre città . Basta digitare su Facebook “6000 sardine” per restare sempre aggiornati.