Stiamo cominciando, un po’ tutti noi, anche in base a ciò che le alte cariche dello Stato cominciano a dire, alla programmazione della fase 2 dell’emergenza coronavirus ma, da una fonte Ansa, arriva l’avviso degli scienziati: durerà a lungo, almeno 6-8 mesi, come dice anche il fisico Alessandro Vespignani. Inoltre, l’infettivologo Massimo Galli dichiara che: “Quella dell’Italia è stata una scelta sciagurata ma obbligata perché siamo riusciti a moltiplicare i posti di terapia intensiva, ma non le linee diagnostiche e in vista della fase 2 ci troviamo ad avere una carenza di dispositivi diagnostici”. Fare i test rapidi e più economici, ha osservato falli, non vuol dire non fare il tampone perché avere gli anticorpi IgG, ossia le immunoglobuline G che possono indicare se l’infezione è avvenuta un mese prima, non significa essere guariti e resta comunque il rischio che le persone possano ancora trasmettere il virus.
Giornalista