Reddito di emergenza novembre e dicembre: scadenza, importo e a chi spetta

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Sarà ancora possibile fare domanda per il Reddito di emergenza 2020, reintrodotto con il Decreto Ristori, approvato il 27 ottobre dal Governo. Oltre ai contributi a fondo perduto da erogare alle attività esercenti colpite dalla crisi, il provvedimento ad ampia portata tocca anche le famiglie in stato di difficoltà con l’aggiunta di altre 2 mensilità di REm, nei mesi di novembre 2020 e dicembre 2020. Verranno, infatti, erogate due nuove tranche a partire da 400 euro a chi non ha al momento alcuna forma di sostegno sociale: cittadini e famiglie in stato di bisogno e senza alcun sostegno. Un reddito aggiuntivo, che si affianca al Reddito di cittadinanza già in essere.

I beneficiari quindi sono:

  • lavoratori precari,
  • lavoratori a chiamata, ad esempio quelli impiegati nel lavori veloci o fast job
  • lavoratori irregolari
  • disoccupati con Naspi e Dis-coll scadute
  • lavoratori intermittenti

Le ulteriori mensilità introdotte con il Decreto Ristori andranno a favore dei nuclei familiari già beneficiari del REm a settembre e a chi possiede i requisiti che sono:

  • residenza in Italia del richiedente al momento della domanda;
  • un Isee fino a 15 mila euro
  • importo del reddito familiare, riferito al mese di maggio 2020, inferiore all’ammontare mensile del beneficio spettante (da € 400 a € 800)
  • patrimonio mobiliare familiare nell’anno 2019 inferiore a 10 mila euro, accresciuta di 5 mila euro per ogni componente successivo al primo e fino ad un massimo di 20 mila euro. Il predetto massimale è incrementato di 5 mila euro in caso di presenza nel nucleo familiare di un componente in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza.

Ovviamente, non tutti hanno diritto al Rem 2020. Questa misura non è cumulabile con alcune forme di sostegno o comunque non si può chiedere se ci si trova in determinate condizioni di esclusione. Non si ha diritto al beneficio economico se ci si trova in queste situazioni:

  • se anche uno dei componenti della famiglia ha beneficiato di una delle indennità previste dal decreto Cura Italia,
  • sono esclusi dal Rem anche i pensionati, ad eccezione dei titolari di assegno ordinario di invalidità;
  • beneficiati di Reddito o pensione di Cittadinanza;
  • esclusi anche i detenuti o le persone ricoverate in strutture di lunga degenza a totale carico statale;
  • lavoratori dipendenti con una retribuzione lorda superiore alla soglia massima di reddito familiare, individuata in relazione alla composizione del nucleo;

L’importo totale del Reddito di emergenza viene calcolato in base al numero dei componenti del nucleo richiedente, corrisposti in 2 quote di identico importo: dai 400 euro agli 800 euro per quota e per nucleo. La cifra è leggermente aumentata se nella famiglia è presente un componente disabile grave o non autosufficiente. Come stabilito nel testo Ristori “La domanda per la quota di Rem è presentata all’Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS) tramite modello di domanda predisposto dal medesimo Istituto e presentato secondo le modalità stabilite dallo stesso. Si può fare domanda entro il 30 novembre”. Anzi, come specificato da Inps sul portale web, dal 10 al 30 novembre 2020 è possibile presentare la domanda di REm. Domande aperte quindi martedì 10 novembre. La domanda potrà essere effettuata solo online, in modalità telematica tramite il sito Inps. Ovviamente, come per tutte le altre prestazioni, anche in questo caso sarà possibile farsi aiutare dai patronati nella procedura di richiesta.