Rituali e tradizioni del Giovedì Santo

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Oggi comincia il Triduo pasquale e si commemora l’ultima cena e la solidarietà insegnata dal Signore. Sono tanti, diversi i rituali eseguiti in tante parti del mondo e ne ricordiamo i più noti.

Nel Regno Unito il Giovedì Santo è il momento in cui il re procede alla tradizione del Maundy Money, visitando diverse cattedrali e distribuendo agli anziani delle monete d’argento che hanno valore legale ma non possono circolare. Spesso vengono fatte anche donazioni ai poveri con denaro ordinario.

In Russia è il giorno sfruttato per le grandi pulizie e proprio il Giovedì Santo non si deve prestare denaro, poiché pare porti sfortuna. Si dice, inoltre, che contare tre volte il denaro in casa, il Giovedì Santo, garantisca lunghi periodi di prosperità. In quanto alla cucina, un piatto legato a questo giorno è il greco Tsoureki, un pane dolce che conosce piccole variazioni nelle regioni circostanti, mentre in Italia si usa il pane con l’uvetta, simbolo di rinascita dopo la morte, in quanto si tratta di uva fresca essiccata, e basta immergerla in acqua per rigenerarla.

Sempre in Italia, tradizionali sono la pizza dolce delle Marche, la resta comasca e il pan di ramerino, un pane dolce con l’uvetta, olio extra vergine di oliva e rosmarino. A Napoli si prepara la zuppa di cozze, una tradizione le cui origini sono da ricercare nel periodo di Ferdinando I di Borbone, amante dei frutti di mare e soprattutto di cozze. Una ricetta umile e più vicina alle istanze che la settimana pasquale richiede.

Nel tardo pomeriggio di tutte le chiese si assiste alla celebrazione della Messa in Cena Domini, ovvero la cena del Signore, che ricorda appunto l’evento dell’Ultima Cena tra Gesù e i suoi apostoli prima dell’arresto e della condanna a morte per crocifissione. Altra ritualità osservata durante il Giovedì Santo è quella della lavanda dei piedi, la quale rimanda sempre al racconto dell’Ultima Cena, quando Gesù si tolse i vestiti e, dopo essersi cinto la vita con un asciugamano e aver versato dell’acqua in un catino, lavò i piedi agli apostoli. Un gesto rivoluzionario, da sempre prerogativa degli schiavi e dei servi nei confronti dei loro padroni.

Altro rito interessante da annoverare è quello della reposizione dell’eucarestia nell’altare della Reposizione. Qui sono collocati alcuni simboli che rimandano all’Ultima Cena, tra cui il tavolo, il pane, i dodici piatti degli apostoli e il tabernacolo dove viene posta l’eucarestia. Tutto il resto della chiesa viene oscurato, in segno di dolore per l’inizio della Passione di Gesù. L’altare disadorno, le campane in silenzio, il tabernacolo vuoto e i crocefissi coperti.