Test rapidi e antigenici: cosa sono e come funzionano

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Ne si parla molto in questi ultimi giorni, specialmente in Campania, in vista della riapertura delle scuole dell’infanzia e delle prime classi della primaria. Molti dubbi tra i genitori che hanno paura di sottoporre a uno stress inutile ai propri figli. Eh già, perché accanto al tampone nasofaringeo classico, certamente lo strumento più preciso a nostra disposizione per diagnosticare un’infezione da SARS-CoV-2 in corso, stanno prendendo piede anche i nuovi test Covid rapidi, più economici e veloci. Ma quanto sono affidabili e quando sono consigliati? Proviamo a fare chiarezza e a districarci tra una vasta serie di informazioni.

Diversi i tipi di test rapidi e diverse anche le loro finalità. Dobbiamo innanzitutto distinguere fra tampone rapido e test salivare, in grado di riconoscere diverse componenti del virus nell’organismo, dicendoci quindi se è in corso l’infezione al momento della loro somministrazione, e test sierologico pungidito, che cerca eventuali anticorpi prodotti dal sistema immunitario in risposta all’infezione e possono determinare se una persona è entrata in contatto con il virus in passato. 

Tampone rapido

Questo viene somministrato allo stesso modo del tampone nasofaringeo ma, a differenza di quest’ultimo, con esso non si ricerca il genoma virale ma la presenza di proteine di superficie del virus, chiamate anche antigeni. Il tampone classico necessita in media di 24-48 ore per la sua elaborazione, mentre il tampone rapido dà risposte in circa 15 minuti. Molto utile per lo screening rapido, dunque, come negli aeroporti, in alcune scuole, studi medici e dentistici, addirittura in alcuni esercizi commerciali. Purtroppo, però, se la carica virale è bassa, il test potrebbe risultare erroneamente negativo e non riuscire a rilevare l’infezione anche se è presente.

Test salivari molecolari e antigenici

Di recente sono stati proposti anche nuovi test salivari che, appunto, rilevano tracce del virus dalla saliva stessa. Si dividono in due tipi: il test salivare molecolare rileva il materiale genetico del virus e richiede un’analisi laboratoriale più sofisticata. Il test salivare antigenico è immediato e può essere elaborato nel giro di una decina di minuti, andando a caccia delle proteine di superficie del virus all’interno della nostra saliva. In questo caso, però, la precisione del test è ancora più bassa, inferiore sia al tampone normale che al tampone rapido. È comunque il test meno invasivo e più economico.

Test sierologici

I test sierologici non servono per diagnosticare un’infezione in atto, ma per rilevare nel sangue la presenza o meno di anticorpi. I test sierologici rapidi sono di tipo qualitativo: rilevano solo la presenza degli anticorpi ma non la loro quantità. Il sangue viene prelevato dal polpastrello tramite pungidito e garantisce una risposta in 15 minuti e a prezzi minori. È pur vero che è meno affidabile.