Benvenuti nel Sannio: Guardia Sanframondi (foto)

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Vista dal ponte Ratello, foto di Pasquale Di Cosmo

Guardia Sanframondi è un borgo in cui predomina la ruralità. La prima carta che documenta, con una citazione, l’abitato risale al 1268, con l’iscrizione di Guardia Sancti Fraimundy, toponimo che sembra alludere alla presenza di San Fremondo, monaco benedettino, da cui hanno poi tratto il nome sia il luogo che la famiglia dei Sanframondo. Eppure, già nell’856 il paese è citato come Bicu de Fremundi da cui, secondo alcune ipotesi, sarebbe derivato il nome di Sanframondo al condottiero normanno Raone, primogenito della famiglia che, alla fine del secolo, divenne feudatario di Guardia. In ogni caso, la località assunse il nome di Warda, ossia luogo di guardia, di vedetta, sfruttando l’elevata e strategica posizione collinare.

La Chiesa di San Sebastiano è un’umile chiesetta a unica navata, scrigno prezioso, luminoso, che conserva grandi opere prestigiose, firme autorevoli, tra le quali Antonio Vaccaro e Paolo De Matteis. È legata alla tradizione dei conciatori di pelle, attività che nel passato diede grande lustro a Guardia, che le conferì il titolo di Guardia delle sòle. In paese è inoltre vivo un forte richiamo verso la Vergine dell’Assunta che ogni cittadino ama come una Madre, il cui culto si manifesta a cadenza settennale nei Riti Settennali in onore dell’Assunta, in cui fedeli, figuranti, penitenti, flagellanti e battenti dedicano il loro gesto di penitenza nei confronti di Maria. Ed è nel bellissimo santuario mariano dell’Assunta e di San Filippo Neri, Basilica Pontificia di Guardia Sanframondi, che troviamo la luminosa nicchia con l’amata statua lignea.

Del milione di ettolitri prodotti dalla provincia di Benevento, ben 300mila vengono prodotti a Guardia che vanta una invidiabile storia vitivinicola, recentemente alla ribalta grazie anche al suo fiore all’occhiello, la Falanghina, eccellenza che l’ha resa nota nel mondo. Nel 1960, 33 soci lungimiranti e coraggiosi diedero origine a quella che oggi è la più grande cooperativa agricola della Campania, una delle più grandi d’Italia, La Guardiense, nata con la funzione di fermare la speculazione ai danni di migliaia di agricoltori fungendo da calmieratrice. Dall’esperienza della Guardiense, mano mano sono nate tante piccole aziende e il settore dell’enoturismo guardiese ha fatto passi importanti, assumendo dimensioni spesso mai immaginate. Se vieni nel Sannio, non dimenticare di visitare questo gioiello a guardia della Valle Telesina!