Visitare il Sannio senza volgere un’attenzione al Castello Ducale di Faicchio? Non è possibile. Si tratta di un’architettura di origine normanna sita nel centro storico del comune. Fu costruito nel XII secolo per volere dei conti Sanframondo, in una posizione strategica fra i monti Acero e Gioia e in una postazione elevata rispetto al corso del fiume Titerno.
Ha una pianta trapezoidale con agli angoli tre delle quattro torri cilindriche originarie. Quella che guardava verso la collegiata di Santa Maria Assunta è crollata nei secoli scorsi probabilmente a causa di uno dei tanti terremoti che hanno interessato la zona. Il maniero era cinto da un fossato ed era accessibile attraversando un ponte levatoio.
La corte interna, come anche il prospetto principale e la planimetria, ricorda Castel Nuovo a Napoli, con a destra il lungo porticato in tufo grigio e a sinistra la scala esterna che portava al piano nobile. Da qui si può accedere ai sotterranei. Al piano terra è sito il carcere dove ancora oggi, nell’intonaco, si possono vedere le scritte incise dai detenuti. Nella cappella palatina vi è una ricca decorazione di stucchi barocchi che incorniciava un dipinto andato disperso. Secondo la tradizione popolare, nella cappella si trovava un quadro raffigurante Santa Barbara che veniva fatto baciare ai condannati dopo le funzioni religiose. Costoro, avvicinandosi al quadro per onorarlo, ponevano a loro insaputa i piedi su di una botola che, aprendosi all’improvviso, li faceva cadere nelle segrete del castello. La botola è ancora oggi sita nel pavimento della cappella.
Gli interni del castello sono stati arredati con mobili e oggetti di antiquariato. In alcune sale sono conservati dipinti d’epoca, alcuni strumenti musicali antichi e un presepe del Settecento. In una sala sono ancora visibili tracce di affreschi parietali. In altri ambienti si possono ammirare pezzi di artiglieria, armi da fuoco e armature d’epoca.
Giornalista