Benvenuti, cari turisti. Visitare il Sannio senza recarsi a Telese, ad ammirare il piccolo ma grande lago, non ha senso! Una meta turistica molto amata da ogni dove, in particolar modo dalle altre province campane. Specialmente nei giorni festivi, il lago pullula di vita, di turisti, di avventori, di amanti della natura e del bello, della quiete e della pace che vi si respira. Un piccolo angolo di paradiso, un polmone verde che è difficile da descrivere e di cui ogni telesino si vanta. Un piccolo specchio d’acqua, circondato da maestosi alberi d’alto fusto abbelliscono e ombreggiano le sue sponde. Un laghetto dai lineamenti perlopiù regolari, con una forma detta “a paiolo”, che padroneggia la Valle Telesina, e che merita di essere eletto a simbolo di Telese, Città dell’Acqua.
Il suo perimetro è di circa 108 metri, un’estensione di 49mila mq, e una profondità che presumibilmente si aggira tra i 20 e i 30 metri. È alimentato dal fiume Grassano, dal Seneta e dal Calore. Il bacino di alimentazione vero e proprio è il Matese. La profondità massima raggiunta dai ricercatori è stata di 12 metri, punto in cui la temperatura dell’acqua ha segnato ben 9 gradi centigradi di differenza rispetto alla zona superficiale. Non si hanno, però, notizie precise riguardo al fondale, anche se molte sono le storie, narrazioni e leggende che non possono essere date per certe o smentite. L’acqua, scendendo, diventa sempre più torbida e la luce sempre, sempre più fioca, non lascia vedere e analizzare molto.
Sono in tanti a pensare che il lago telesino abbia una origine vulcanica, ma nessun vulcano ha a che vedervi. Il 9 settembre 1349 un disastroso, violentissimo terremoto rase al suolo Telesia Nova. Un evento che rivoluzionò e modificò la sua stessa esistenza. Il sisma distrusse completamente la città. Le scosse furono numerose e intense e causarono sprofondamenti e sconvolgimenti del suolo da cui ebbero origine stagni, paludi e il lago. Una origine carsica, dunque, probabilmente una dolina da collasso scavata dall’intricato sistema di acque sotterranee che caratterizza la Valle Telesina, la cui cavità è stata generata dal carsismo. Successivamente il fondo e le pareti sono state ricoperte da terreni impermeabili. Infine l’acqua si è riversata in questa e ha dato origine al lago. Testimonianze si possono ritrovare sulle sponde del lago ove qua e là possiamo notare dei fossili di animali intrappolati proprio nel calcare.
Giornalista